Vi presento tutti i neostellati della Guida Michelin 2011 (2)

Quanto vale una stella Michelin? Gli americani hanno sentenziato dal 15 al 35% di clienti in più, chissà qual è la percentuale italiana. Comunque, Dissapore continua a presentare i 29 neostellati della Guida Michelin 2011. Come ieri, nella prima parte della presentazione, invitiamo i lettori che conoscono questi ristoranti a condividere le loro esperienze.

Locanda Margon, Trento
Chef Alfio Ghezzi
Ha detto: “La Stella Michelin rappresenta la conferma di un lavoro volto alla ricerca dell’eccellenza ed alla soddisfazione dei clienti“.

Convivio Troiani, Roma
Il piatto: Vermicelli di Gragnano alla Amatriciana
Chef Angelo Troiani
Ha detto: “Non aver più fatto parte della famiglia Michelin per un po’ di tempo, ci ha dato forti stimoli per ricominciare con più forza.Di conseguenza, riprenderci la stella ci ha procurato un piacere doppio“.

The Cook, Nervi, GE
Il piatto: Interpretazione del crudo di mare
Chef: Ivano Ricchebono
Ha detto: “La stella è il raggiungimento di un sogno, di un obiettivo, qualcosa di cui prendersi cura e un’emozione immensa

Osteria del Borgo, Borgosesia, VC
Il piatto: Polentina di farina di Netro macinata a pietra con fonduta di toma giovane valsesiana, uovo bazzotto e
tartufo.
Chef Luciano Alberti
Ha detto: “Sono profondamente felice per la stella, continueremo ad affrontare il nostro lavoro con semplicità e umiltà“.

Locanda del Pilone, Alba, CN
Il piatto: gnocchi di ricotta con scampi
Chef Masayuki Kondo
N.B. Alla locanda del Pilone c’è un coordinatore d’eccezione, Antonino Cannavacciuolo. Una volta a settimana lo chef del ristorante Villa Crespi raggiunge la brigata ad Alba per verificare il lavoro dei suoi allievi, guidati oggi da Masayuki Kondo.
Ha detto Masayuki Kondo: “Dopo tanti anni passati in Italia sono felice di ricevere un premio così importante. Un impulso gratificante per affrontare con impegno la ricerca massima della qualità“.

Il Papavero, Eboli, SA
Il piatto: Risotto Cozze e Canasta
Chef Teresa di Napoli
Ha detto: “La stella significa essere ripagati in un istante dei sacrifici fatti per portare avanti questo lavoro“.

Il Baluardo, Mondovì, CN
Il Piatto: Carrè di capretto
Chef Marc Lanteri
Ha detto: “Da buon francese innamorato della grande cucina il ritorno della stella Michelin porta sentimenti di gioia e orgoglio per me stesso e il territorio in cui lavoro. Siamo specialmente fieri della stella nel contesto del nostro ristorante, che è a conduzione familiare“.

La locanda di Piero, Montecchio Precalcino, VI
Il piatto: Petto d’anatra marinato con frutta di bosco e erbe aromatiche
Chef Renato Rizzardi
Ha detto: “La stella è un traguardo raggiunto nel mio cammino professionale, la conferma che le scelte fatte negli ultimi anni erano giuste non solo per i clienti che ci seguono con affetto ma anche per i critici del settore“.

Strada Facendo, Modena
Piatto: lasagnetta con pasta al nero e crostacei
Chef Emilio Barbieri
Ha detto: “E’ stato un periodo difficile. Per la prima volta in 17 anni ho dovuto contenere i costi rinunciando ad alcuni coperti per garantire la qualità del servizio. Oggi, quindi, la stella, ha un significato particolare per noi, una grande soddisfazione che non ci aspettavamo“.

All’Oro, Roma
Chef Riccardo Di Giacinto
Ha detto: “Oltre ad essere un grande riconoscimento per la carriera di uno chef, la stella Michelin ha fatto succedere cose bellissime: centinaia di telefonate da amici, conoscenti e clienti che si sono voluti congratulare con noi. Un bell’incentivo per la nostra passione“.

La Cantinella, Napoli
Chef Agostino Iacobucci
Ha detto: “Un premio al nostro lavoro, adesso è importante non montarsi la testa continuando a lavorare con impegno e serietà“.

Bistrot, Forte dei Marmi, LU
Chef: Daniele Angelini e Alessandro Sodini
Hanno detto: “Siamo ancora increduli perché non ci apettavamo la stella Michelin. Alla convocazione pensavamo ad altri riconoscimenti perché l’ultimo è stato un anno difficile, abbiamo addirittura chiuso per 4 mesi quindi non pensavamo che arrivasse ora“.

Antica Corte Pallavicina, Polesine Parmense, PR
Il piatto: Ravioli di lumache fondenti in sfoglia di granoturco con foglie e fiori di cavolo.
Chef Massimo Spigaroli
Ha detto: “Considero la stella Michelin un premio alla mia idea di cucina, l’evoluzione del territorio mi ha permesso di realizzarla con ingredienti che ho prodotto personalmente ”

Non hanno risposto in tempo alla nostra richiesta di informazioni: La Cassolette di Lasalle, AO; Al Capriolo di Vodo Cadore, BL; Il postale di Perugia.