Diario di una ricetta: brownies

Diario di una ricetta: brownies

Dire “dolci americani” e pensare alle psichedeliche installazioni di Buddy Valastro, il boss delle torte, potrebbe sembrare inevitabile: zuccherosità dall’improbabile sapore che vanno a braccetto con i donuts, le ciambelle di Homer Simpson e di ogni poliziotto che si rispetti (oppure no). Questo finché non familiarizzate con qualcosa di più serio: brownies? Esatto, mica dolci per bambini: roba da adulti. Astenersi amanti dei gusti delicati, fanatici della linea e cioccolato-dipendenti in fase di disintossicazione. Se trovate un’ora di tempo per questa ricetta durante il nevoso weekend entrante, complice Dissapore, vi prometto solennemente che non ve ne pentirete. Parola.

Ingredienti:
— 250 gr di cioccolato fondente 70%. Non serve scegliere un grand cru, ma essendo il cioccolato uno dei principali ingredienti meglio che sia di qualità e con una percentuale di cacao dal 70 al 74 %. Alcune ricette indicano una certa percentuale di cioccolato al latte oppure il cioccolato bianco (in questo caso i brownies diventano blondies), ma qui o si fanno le cose seriamente o si lascia perdere. Perbacco.
— 250 gr di burro: io vi avevo avvertito che non era roba per stomaci delicati.
— 200 gr di zucchero scuro.
— 100 gr di noci sgusciate (oppure nocciole, o pecan, o un mix di frutta secca).
In realtà sono opzionali, ma come? Come, dico io, rinunciare al fattore crunch?
— 60 gr di cacao amaro.
— 50 gr di farina.
— 3 uova intere + 1 tuorlo.
— 1/2 cucchiaino di lievito per dolci. — 1 pizzico di sale.

Ore 8.30: buttare le gambe fuori dal letto e strisciare giù per le scale trascinandomi in cucina è cosa assai complicata. Ma guardando dalla finestra il prato coperto dalla prima neve, l’eccitazione bambina di un’adulta si traduce in -torta al cioccolato- o meglio -brownies-. Mi dico che è il caso.

Ore 9.00: accendo il forno a 180°, preparo tutto l’occorrente sul tavolo e vado alla ricerca di una teglia quadrata di 9 inch di lato, misura indicata nel mio libro di cucina americano ereditato dalla nonna. Tocca fare i calcoli: 1 inch corrisponde a 2,54 cm, quindi 9 inch sarebbero circa 23 cm. Fortunatamente, ne sono fornita.

Ore 9.05: faccio a pezzi 200 gr di cioccolato e lo metto a fondere a bagno maria mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo frantumo i restanti 50 gr e trito grossolanamente le noci.

Ore 9.14: burro a temperatura ambiente e zucchero vanno montati finché diventano soffici e leggeri (“light and fluffy” dice il libro) quindi aggiungo nel mixer le uova e lo lascio andare per quasi 5 minuti.

ore 9.22il momento che preferisco è quello della colata di cioccolato fondente nell’ impasto: lussuria allo stato puro.

Ore 9.25: verso il composto in una ciotola capiente e incorporo le scaglie di cioccolato, le noci, la farina setacciata col lievito, il cacao e un pizzico di sale.

Ore 9.33: sono pronta per versare il composto nella teglia rivestita con carta da forno e lasciare al suo destino il dolce. 30 minuti di cottura dovrebbero essere sufficienti, ma, qualora la prova dello stecchino lo richiedesse, 5 minuti extra tolgono la paura.

10.03: se la felicità avesse un profumo sarebbe quello che sta invadendo casa mia adesso. Come posso descriverlo? Impossibile, dovete fare un salto da me per poterne avere un assaggio.Oppure toglietevi la curiosità preparando i brownies da voi.

come-preparare-browniescome-preparare-brownies-2come-preparare-brownies-3come-preparare-brownies-4

Tolgo il dolce dal forno, lo metto in un piatto e appena accenna ad intiepidirsi lo taglio in 16 quadratini. La tentazione di infilarne uno in bocca ancora caldo è al limite della domabilità, ma vi avverto, si rischia il soffocamento.

Il mio consiglio è di frenare i bassi istinti e attendere che sia completamente freddo, inoltre munitevi di: (l’una non esclude l’altra) scodella di latte tiepido tazza di caffé americano (più che una scelta, una necessità) cucchiaiata di gelato alla vaniglia cucchiaiata di crema pasticcera fluida o, meglio ancora, chantilly cucchiaiata (facciamo due) di panna fresca montata solo per metà. Si conserva in un contenitore ermetico, o in una più poetica scatola di latta, per alcuni giorni e ha la tendenza a migliorare col tempo. Non si può dire che sia un dolce economico, ma un solo quadratino, oltre ad avere le calorie di un pasto (o quasi: più di 300 secondo i miei calcoli), regala completa soddisfazione anche ai cioccolatomani più impenitenti.

Il conto della spesa:

250 gr di cioccolato fondente 70% con una certa dignità: 5,50 euro
250 gr di burro: 2,25 euro
200 gr di zucchero scuro: 40 cent
100 gr di noci: 1,90 euro
60 gr di cacao amaro equosolidale: 75 cent
50 gr di farina 00 bio: 10 cent
Totale: 10,90 euro.
Per un quadratino: 68 cent.

Dopo aver assaggiato questi brownies sarete ancora dell’idea di non salvare nulla della tradizione gastronomica americana? Permettetemi di nutrire qualche dubbio in proposito.

[Crediti / Link: Dissapore, immagini: Marco Banderne. Diario di una ricetta: (1) Vellutata di zucca (2) Gratin di patate e porri (3) Torta di zucca o Pumpkin pie (4) Risotto alle castagne (5) Fettunta (6) Sarde in saor (7) Hamburger vegetariano (8) Involtini di verza (9) Biscotti di Natale allo zenzero]