Mangiare al telefono è meglio del sesso telefonico?

Mangiare al telefono è meglio del sesso telefonico?

Le relazioni a distanza sono la cosa peggiore che possa esistere o sono il segreto dell’eterno amore? La quotidianità e la vicinanza logorano? O logorano chi non le ha? Vivere in case separate, o in città separate, azzera la noia della routine, ma poi come si crea la complicità? Quel che è certo è che per far funzionare una relazione a distanza, occorrono regole precise e patti chiari. Chi non ne ha avute? I manuali su come far funzionare una relazione a distanza e i consigli stampati nelle rubriche di cuore si sprecano: mantenersi in contatto, programmare gli incontri, condividere il più possibile e c’è chi invita anche a fare sesso telefonico. Ma mai nessuno ha affrontato l’argomento dal punto di vista del  “cibo a distanza“.

E perché no? Mi sono chiesta. Mangiare insieme è un’esperienza intima che crea condivisione e complicità, perché privarsi di questo piacere in una relazione a distanza? Dunque mi chiedo, ma soprattutto vi chiedo: mangiare al telefono (o via Skype, webcam o in chat) insieme, può essere meglio del sesso telefonico?

Non fraintendetemi, e non prendetemi alla lettera, ma immagino che in un rapporto di lunga durata e lunga distanza, costruire un’intimità basata sul cibo possa aiutare.

Del resto, le regole del sesso telefonico si possono applicare anche al “cibo telefonico”, o sbaglio?

  1. Certi piccoli rituali: quel che fa scivolare una normale conversazione in una telefonata “particolare” è generalmente una frase di cui i partner condividono il significato preterintenzionale… “Cosa stai indossando?” ehm, volevo dire “Tesoro, cosa stai mangiando?”
  2. L’immaginazione: il gioco della seduzione gastronomica a distanza passa anche dall’invenzione delle situazioni. Per esempio un esordio come “Sto mangiando una mille foglie di tofu marinato in crema leggera piselli e paté di pomodori secchi” è sicuramente meglio che ammettere la realtà di una cena a base di pane e Spuntì al tonno.
  3. Fantasia: il cibo offre migliaia di variabili, non solo nella scelta del menu, ma anche nelle occasioni di consumo. Prima colazione, merenda, spuntino mattutino, colazione, caffè merenda pomeridiana, Tè delle cinque, apertivo, cena e spuntino di mezzanotte. Diciamo che sono 9, le volte in cui poter fare “cibo telefonico” ogni giorno…
  4. Gergo: preciso, fiorito e soprattutto in sintonia con i gusti del partner. Appropriatevi dello slang da analisi sensoriale, o di quello da street food, qualche parola straniera, soprattutto onomatopeiche, e cercate di toccare le corde giuste, evitando gaffes!

E voi, lo avete mai fatto? Mangiare al telefono, intendo.

[Crediti | Immagine: Panorama]