Sono diventati definitivi i tre anni di reclusione nei confronti di Luigi e Vincenzo Cremonini per insider trading nel corso dell’Opa volta a ritirare dalla Borsa la società agroalimentare nel 2008. La Cassazione ha confermato la condanna della Corte d’Appello che a sua volta aveva ribadito la sentenza del Tribunale in primo grado, 150mila euro di multa compresi. I Cremonini sono padre e figlio, presidente e amministratore delegato della Cremonini spa, capogruppo di un impero all’interno del quale ci sono Inalca, Manzotin, Montana, Marr e Chef express.
Cosa avevano fatto i due? Avevano approfittato della conoscenza dell’intenzione della società di lasciare la quotazione Borsa e quindi ritirare le azioni dal mercato con un’Offerta pubblica di acquisto (Opa), per effettuare un rastrellamento di quote prima che questa intenzione fosse resa pubblica, e l’Opa ufficialmente lanciata. In questo modo avevano spuntato un prezzo inferiore a quello successivamente offerto ai soci: si parla di 1.875.350 azioni, per un controvalore di 4.250.090 euro, il profitto illecito ammonta a 138.229 euro. Pena accessoria, non poco rilevante trattandosi di due imprenditori attivi, l’interdizione dai pubblici uffici, dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e dal poter contrattare con la pubblica amministrazione per due anni.
[Fonte: Foodweb]