Previsioni 2016: il nuovo anno in 10 risposte

Chi sarà il protagonista del 2016? 10 risposte alle domande che gli appassionati di cibo si fanno a inizio anno, dallo chef al ristorante del 2016

Previsioni 2016: il nuovo anno in 10 risposte

Il 2016 è appena iniziato, ma siamo ancora in quella fase primordiale in cui non lo si sente per davvero e, nel mettere la data ai documenti, ancora ci si confonde.
Previsioni 2016
Per entrare a gamba tesa nell’anno nuovo dobbiamo guardare oltre, oltre le feste, oltre gli uffici ancora chiusi, oltre gli auguri fuori tempo massimo che qualcuno ci fa ancora.

E come entrare meglio nell’ottica 2016 se non con 10 previsioni a medio e lungo termine? Non sto a dirvi che si parla di cibo, di chef, di cose buone e soprattutto di cose che non sono ancora successe.

Non avendo la sfera di cristallo, abbiamo voluto azzardare qualche ipotesi, da utilizzare (se vi fidate) come dritta per le vostre scommesse alla Snai.

1. Chi vincerà la World’s 50 Best Restaurant?

Massimo Bottura

Abbiamo già detto che non siamo fan sfegatati del nebuloso sistema di voto della 50 Best Restaurant, come tanti altri, ma i risultati restano uno degli eventi più attesi e chiacchierati nel mondo patinato del food.

Difficile dire con precisione chi la spunterà stavolta, ma credo che il podio, pur non stravolgendosi del tutto, vedrà qualche cambiamento.

Non vi basta?

Allora la butto là, con un ottimismo acuto e con poca scaramanzia: 1) Osteria Francescana, 2) El Celler de Can Roca, 3) Central a Lima.

Vedo un Noma proiettato altrove, forse troppo altrove e con cambiamenti “imminenti” alle porte per poter restare sul podio.

Nel frattempo, dopo l’annata galattica di Expo e Bottura, vittorie parallele, vien da sé che il padre del bollito non bollito faccia l’ultimo passo verso l’Olimpo.

2. Cosa berremo nel 2016?

Negli ultimi anni ci siamo letteralmente appassionati di gin, che da semplice distillato aromatico è diventato la base principale dei cocktail insieme a mille variazioni sul tema, e sul palato.

Ora che ha raggiunto l’apice, resterà il auge ancora un bel po’, ma la tendenza che ci aspettiamo spopolare durante il 2016 sono le affumicature.

Preparatevi ad un vero e proprio boom di campane e fumere, pulite bene il palato da gusti traditori e godetevi i sapori forti e decisi del legno.

3. Cracco mollerà MasterChef?

Cracco

L’arrivo di Cannavacciuolo a MasterChef preannuncia, fin dal primo istante, un passaggio del testimone graduale. In effetti, nell’edizione in onda in queste settimane, chi di voi non ha pensato che un giudice sia di troppo?

Verrebbe da pensare che Barbieri, volto storico del format (ma ad oggi anche il più debole come “personaggio”) dovrà cedere il passo.

Invece, visti i molti impegni (di cucina) che si preannunciano durante l’anno per il Cracco nazionale, noi scommettiamo che lascerà MasterChef.

4. Chi sarà lo chef dell’anno? 

Che sia Italia o mondo, abbiamo pochi dubbi. Dopo anni di strapotere di muschi e licheni, dopo i fuochi d’artificio sparati da Lima e dintorni (con la cucina peruviana che ha letteralmente conquistato i critici e i palati di mezzo mondo), è tempo di tornare alle origini.

Al tortellino, per essere precisi.

Non c’è storia: lo chef dell’anno sarà Massimo Bottura, sulla bocca di tutti, osannato dai più ma con una piccola, democratica, minoranza di detrattori.

Nulla di nuovo all’orizzonte, seppur l’orizzonte risplenda di luce modenese propria.

Sarebbe interessante predire il numero 2 del Circo Chef. Noi optiamo per Norbert Niederkofler, chef del Ristorante St. Hubertus, nell’Hotel Rosa Alpina a San Cassiano in Badia. Uno che riscopre vecchi ortaggi e che li dispone nel piatto come fossero personaggi di una scena caravaggesca.

5. Quale gusto di gelato spopolerà questa estate? 

Gelato alcolico

Esplorate tutte le declinazioni delle creme, scommettiamo in una nuova giovinezza per la malaga, che nel 2016 si potrebbe definitivamente scrollare di dosso quella patina a metà strada tra il retrò e la sfigaggine che si porta appresso da sempre e trasformarsi in malaga gourmet (con vini e uvette bio).

Su tutti, però, il vero trend della gelateria della prossima estate sarà il gusto alcolico.

Il gelatiere strizza l’occhio al mixologist, in favore di sorbetti e stecchi che somigliano sempre più ai cocktail. E anche le granite, da ritiro patente.

Occhio.

6. Chi sarà il pasticcere dell’anno?

Iginio Massari vi dice qualcosa? La pasticceria non è dei soli giovincelli, anzi i vecchi leoni tengono botta, soprattutto quando si chiamano Iginio Massari.

Nel 2015 ha definitivamente conquistato il cuore degli italiani, complice l’esposizione in tv, ma soprattutto grazie all’aura di santità che sembra avvolgere ogni dolce che esca dal laboratorio bresciano del Maestro. Non vediamo altre “figure dolci” che possano reggere il passo con il grande Iginio.

A distanza, ma io spero in un secondo posso di Alessandro Marra, manine sante di Cantù, umano, umile e dotato.

7. Quale sarà il ristorante del 2016?

noma australia

Visto che a fine anno chiuderà i battenti, visto che per sei mesi (fino ad aprile) sarà in trasferta a Sidney, visto che la svolta veg è vicina (nella nuova location, il Noma sarà totalmente vegetariano per 2 stagioni su 4), direi che il Ristorante Noma (e in particolare il Noma in trasferta australiana) sarà il ristorante da avere nel proprio personale palmares dell’anno.

Redzepi non è capace di star fermo, quindi dovrete sparare le ultime cartucce (e velocemente) per aggiudicarvi un posto nel Noma che ormai fu.

Perché il prossimo sarà tutta un’altra cosa. O no?

8. Quale format di ristorazione vedremo?

Non ne potete più di hamburger? Vi siete rimpinzati di toast in locali monotematici? Avete notato una nuova patatineria all’angolo, e fanno 15 sulla stessa via?

Non temete, miei prodi streetfoodari, nel 2016 li rivedrete tutti (morti e feriti a parte), ma in compagnia di nuovi personaggi della saga food-trend. Sono in arrivo le popcornerie.

Esattamente come accade per le patate fritte, che oggi ci vengono propinate con le salse più inaspettate e partono da una materia prima decisamente cheap, anche col mais abbiamo lo stesso punto di partenza: un ingrediente economico e infinite possibilità di personalizzazione (e, se possibile, una lavorazione ancora più semplice della friggitura).

Qualche timido approccio c’è già stato (se ne conta una a Torino), ma noi prevediamo un nuovo boom. Ai posteri il resto.

9. Quale sarà il cibo dell’anno?

Panettone

Io posso sbagliarmi, ma dico il panettone salato. Tutti i pasticceri, dai nomi importanti a quelli più caserecci, ci stanno lavorando, e sappiamo che ognuno porterà in dote il meglio della sua terra, ma anche accostamenti più azzardati e internazionali.

Non gridate allo scandalo, voi puristi: nessuno spazio verrà tolta a Sua Maestà il Tradizionale, ma nel 2016 questo vecchietto arzillo sarà in compagnia del nipotino tutto pepe.

Tutto questo potrebbe andare di pari passo con il definitivo tramonto della veneziana gastronomica, ma qui potrei sbagliarmi…

10. Quale sarà il programma di cucina dell’anno? 

MasterChef resta (e resterà) ai vertici di gradimento dei tantissimi fissati di cucina puzzati davanti alla tv.

Vedo in netta risalita Hell’s Kitchen, in discesa Chef Rubio (che ha già “cannato” coi Re della Griglia e non mi ha del tutto convinta con la nuova stagione di Unti e Bisunti).

Se dovessi scommettere sulla trasmissione dell’anno, con un toto forzatamente reazionario, scommetterei di nuovo su MasterChef, Cucine da Incubo e Hell’s Kitchen. Niente di sconvolgente all’orizzonte, insomma.