Fuorisalone 2016: peggio e meglio della Milano poliglotta, un po’ mignotta

5 eventi da evitare al Fuorisalone 2016 di Milano per salvarsi la vita e altri 5 che invece potrebbero valere la pena. La guida di Dissapore

Fuorisalone 2016: peggio e meglio della Milano poliglotta, un po’ mignotta

In principio fu il Salone del Mobile, e tutti si riscoprirono designer in erba o con almeno una opinione a riguardo.

Poi Milano si risvegliò alternativa tra gli alternativi e vomitò un’infinita serie di appuntamenti e contro-appuntamenti, aperitivi e cene a tema che, nei giorni del Salone, hanno distrutto metabolismi a prova di apericene.

Nell’era del food imperante, manco a dirlo, design e contro-design del Fuorisalone si sono accorti che tira più una fetta di pizza di mille sgabelli in plastilina, e quindi le mostre e gli eventi hanno preso la deriva pericolosa dell’essere commestibili.

E’ questa, per farla breve, la storia della foodizazzione del Fuorisalone che abbiamo documentato anche lo scorso anno, ma che stavolta sembra aver preso una deriva irrecuperabile.

Ecco perché, oltre a qualche consiglio se proprio non volete rinunciare a farci un giro, vi diciamo da cosa stare lontani se davvero vi volete bene.

IL PEGGIO DEL FUORISALONE

 

5 eventi che neanche con tutta la buona volontà

ice-cream social

#5 La stracciatella e gli sgabelli.
Un designer inglese non trovava l’ispirazione, poi è uscito a prendere un gelato e… Deve essere andata così l’esperienza mistica e coraggiosa di Max Lamb che ha creato una serie di sgabelli ispirata alla stracciatella. E dopo averla creata, ha deciso anche di propinarci una mostra, Ice Cream Social, e di ingaggiare la gelateria Rigoletto per creare 4 gusti ad hoc: sapranno di sgabello?

#4 Mandarini fatti all’uncinetto
Non che la vita debba regalare solo momenti di adrenalina e grandi novità, ma presentare al Fuorisalone, l’area non istituzionale dove dovrebbero trovare spazio i geni incompresi, del cibo fatto all’uncinetto, scusate, ma mi sembra troppo. La designer è Alessandra Roveda, ma se non potete farne a meno, cose simili si possono trovare anche all’Ikea.

#3 La temporary house di Ikea.
A proposito, poteva mancare l’immancabile (eh sì) appuntamento targato Ikea? Per lanciare la nuova collezione per la tavola ecco allestita una temporary house che, vogliamo scommetterci?, sarà di quelle un po’ plasticose e già viste. Io eviterei, tanto potete sempre recuperare con una rilassante domenica allo store.

#2 I vostri avanzi cementificati nel piatto.
La Swing Design Gallery lancia “First super Project” e mescola arte, design e cibo: ma come? Ovviamente vi invita tutti a pranzo domenica, poi i resti del vostro pasto, invece di finire nell’umido, verranno smaltati e cotti, e resteranno come esemplare unico di “piatto usato”. La questione non mi convince…

#1 I frigoriferi di Dolce & Gabbana.
Sono un mix tra un carretto siciliano e il classico Smeg: il kitsch non ha limiti quando si parla di Dolce & Gabbana. Ci va bene che i frigoriferi presentati al Fuorisalone saranno solo 100, edizione limitatissima. Il costo, comunque, non consente nemmeno un pensierino (prezzo circa 26.000 euro).

IL MEGLIO DEL FUORISALONE

 

5 appuntamenti che potrebbero valere la pena 

Shockino

#5 Macchine green e chef acquatici.
E’ anche vero che, oltre alle esposizioni di posate futuriste e le abbuffate agli happy hour griffati la-qualunque, c’è anche qualche appuntamento che vale la pena. Ad esempio quello con i piatti ispirati all’acqua (sì, proprio l’acqua, che poi è l’unica emissione prodotta dall’auto LC-FC della Lexus) di Yoji Tokuyoshi, ex numero due di Massimo Bottura, che ha aperto il proprio ristorante. I due piatti si chiameranno Buoyancy e Transparent e si rifanno all’arte Omotenashi.

Spazio Lexus – Torneria, via Tortona 32
(dal 12 aprile al 17 aprile, 10 – 20)

#4 Cioccolatini da comporre.

Ci sono 216 possibilità che il vostro sia diverso dal mio: un po’ è un gioco, un po’ design, un po’ gourmeteria. Si chiama Shockino ed è il cioccolatino componibile, menzione d’onore al Compasso d’Oro Internazionale. La pralina ha 18 gusti diversi, per citarne solo alcuni: pistacchio di Bronte, nocciole piemontesi Igp, arance di Sicilia, liquirizia di Atri, Tintilia (vino autoctono del Molise), cannella del Madagascar.

Martedì 12 aprile, ore 18-21
Shockino, il cioccolatino come lo vuoi – Minotticucine, via Larga 4

#3 L’espresso ideale esiste!
Ci sono 9 installazioni che vi guidano alla scoperta del palato da caffè, questo sconosciuto. Se normalmente sappiamo cosa ci piace ma non sappiamo bene dargli un nome, quelli di Illy ci danno una mano mettendo a nostra disposizione un personal blender (un esperto di torrefazione) che costruisce la miscela ideale studiata sui vostri gusti. Cioè, Illy vi darà delle risposte: mi pare un buon inizio.

Illyartlab, Triennale, dal 12 aprile al 10 luglio

#2 Dopo le abbuffate, un po’ di buoni sentimenti.
In tutto questo turbinio di street food e design, lasciatemi un angolino di bontà e di politicamente corretto. Il Refettorio Ambrosiano, di cui tanto abbiamo parlato, sarà aperto al pubblico e si potranno visitare le installazioni dell’architetto Anna Barbara.

Ma la cosa più importante è che domenica 17 l’associazione CHIC – Charming Italian Chef, organizzerà un pranzo di raccolta fondi: a cucinare Andrea Aprea del VUN di Milano.

Refettorio Ambrosiano, Piazza Greco 11,
si prenota qui

#1 A scuola di Dim Sum.
Di cibo da strada, al Fuorisalone, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ma oltre allo scrocco selvaggio, potrete anche portarvi a casa qualcosa, finiti i bagordi. Lui si chiama chef Wu Jing e cucina in un un locale di Milano dal nome abbastanza diretto: Dim Sum, appunto. Stessa proprietà del noto ristorante cinese Bon Wei.

Vi insegnerà a fare i dim sum, che equivalgono ai cicheti veneziani o alle tapas spagnole, minipoartate che di solito precedono il pasto ma in dosi abbondanti possono anche essere il pasto.

Anzi, nello specifico vi farà conoscere i segreti dei Jiaozi con baccalà e taro, Jiaozi con frutti di mare e lime grattugiato, degli Shao Mai “Cristallo di gamberi” leggermente piccanti. Insomma una lezione di cucina asiatica gratuita e interessante.

Giardino Ventura, via privata Giovanni Ventura 12
mercoledì 13 aprile dalle 17 alle 18