“Minestrone Tradizione”: come Findus valorizza la filiera italiana

“Minestrone Tradizione”: come Findus valorizza la filiera italiana

In collaborazione con Findus

Gli italiani preferiscono acquistare alimenti coltivati nel proprio Paese e Findus, per il suo “Minestrone Tradizione” ha scelto verdure 100% italiane.

Il marchio dal 2016 fa parte del gruppo Nomad Foods, è operativo in 17 Paesi e leader europeo nel settore dei surgelati. In Italia è attivo dal 1964, con lo stabilimento di Cisterna Latina (LT), cioè da quando i surgelati erano ancora una comodità a disposizione di pochi. Un mercato che si è evoluto fino a farci arrivare, nell’alimentari sotto casa, verdure fresche, di qualità e pronte da portare in tavola.

L’evoluzione e la diffusione del marchio sono andate di pari passo con lo sviluppo aziendale, che in cinquant’anni di lavoro in Italia ha ampliato la propria gamma di prodotti, creando delle vere e proprie icone (pensate ai Bastoncini di merluzzo o ai Sofficini) e ha orientato le proprie scelte in base allo stile di vita dei consumatori: piatti pronti e verdure surgelate.

In particolare, i vegetali rappresentano per Findus quasi un terzo del fatturato; per l’azienda la sostenibilità ambientale è un tema particolarmente sensibile, che la vede impegnata in prima linea, attraverso l’adesione al Sustainable Agriculture Iniziative Platform (SAI Platform), la principale iniziativa globale dedicata allo sviluppo dell’agricoltura sostenibile.

Prima azienda di marca in Italia ad aver adottato la certificazione di pesca sostenibile MSC, l’azienda annuncia che entro il 2019 il 90% dei suoi volumi totali di vegetali sarà conforme allo standard di sostenibilità FSA (Farm Sustainability Assessment) e verificato dall’audit di un ente terzo, coinvolgendo in primis il “Minestrone Tradizione“, i piselli e gli spinaci surgelati.

Ortaggi che vengono coltivati “in pieno campo”, cioè all’aria aperta e non in serra, senza forzare la natura quindi seguendo i ritmi di maturazione e la giusta stagionalità per la raccolta e infine surgelati, in alcuni casi anche in tempi brevi. Nel caso dei piselli, per esempio, questo processo avviene entro tre ore dalla raccolta. Una scelta che si traduce nel mantenimento delle proprietà nutritive e gustative della materia prima.

Per limitare gli sprechi di acqua nelle attività agricole, l’azienda ha ottimizzato i suoi sistemi di irrigazione, prediligendo quella a bassa pressione e localizzata. L’uso dei fertilizzanti è stato diminuito, specialmente per la produzione degli spinaci, che registrano una riduzione del 20% di concimi, negli ultimi 20 anni, a fronte di un aumento di resa del 18%.

Sostenibilità, però, non significa solo attenzione al suolo di proprietà aziendale, ma anche rispetto per i prodotti e i terreni altrui. Findus collabora con più di 600 aziende agricole italiane, garantendo agli agricoltori un rapporto duraturo di fiducia e rispetto, ma anche valorizzando i prodotti a marchio del Paese, come la Patata del Fucino IGP, il Basilico Genovese DOP e la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP: tutti ingredienti del “Minestrone Tradizione”. Un prodotto interamente italiano, come gli spinaci, coltivati per la maggior parte nell’Agro Pontino, a pochi Km dallo stabilimento Findus.

Findus ha scelto le tecniche di un’agricoltura sostenibile per portare sulle tavole dei consumatori verdure e ortaggi freschi, di qualità e 100% italiani.
Secondo alcune recenti rilevazioni Ipsos, il 50% degli italiani ha un atteggiamento positivo verso la sostenibilità anche se ancora non del tutto consapevole. Per sensibilizzare il maggior numero di persone su questo tema, l’azienda si impegna a diffondere il suo messaggio.