Starbucks: denuncia per una reazione allergica, “Hanno usato il latte sbagliato”

Negli Stati Uniti uno Starbucks è stato denunciato a causa di una reazione allergica: "Hanno usato il latte sbagliato", un uomo è stato ricoverato e adesso parte la denuncia.

Starbucks: denuncia per una reazione allergica, “Hanno usato il latte sbagliato”

Negli Stati Uniti Starbucks si è beccato una denuncia per una reazione allergica. Un uomo accusa: “Hanno usato il latte sbagliato”. E’ accaduto nell’Oregon: un cliente ha denunciato Starbucks per negligenza per 10.000 dollari dopo che gli è stato servito il tipo di latte sbagliato, cosa che gli ha provocato una reazione allergica tale da richiedere un ricovero in ospedale.

L’uomo in questione si chiama Max Scher ed è allergico alle noci, alla frutta secca e ai prodotti lattiero-caseari. E stiamo parlando di allergia vera, non di una scelta di vita: è allergico al punto tale da rischiare di morire per shock anafilattico.

Max si è recato dallo Starbucks di Janztzen Beach e ha ordinato un latte di soia. Solo che il barista, per errore, gli ha dato un latte di mandorle, cosa che lo ha condotto dritto dritto in ospedale.

Scher ha spiegato che avvisa regolarmente i baristi di essere allergico alla frutta secca e ai latticini. Quel giorno, dal sapore, non ha colto subito la differenza, ma ne ha sentito immediatamente gli effetti. Sapendo di essere vittima di una reazione allergica, ha subito preso un Benadryl e ha usato l’EpiPen, ma quando ha visto che non funzionavano, si è subito recato in ospedale.

A seguito della vicenda, l’uomo ha fatto causa all’azienda per 10.000 dollari. Secondo i servizi sanitari della contea di Multnomah, la società può essere ritenuta responsabile. In Oregon, le aziende che si occupano di cibo o i baristi, non hanno l’obbligo di elencare ingredienti o avvertenze. L’unica volta in cui è richiesta un’etichetta, è quando si tratta di un prodotto alimentare. Inoltre sta ai clienti chiedere specifiche richieste per quanto riguarda allergie o esigenze dietetiche. Cosa che Scher ha fatto.

Un rappresentante di Starbucks ha dichiarato che la società non ha intenzione di commentare il contenzioso in corso, ma ha specificato in una dichiarazione che i dipendenti si preoccupano molto di garantire che ogni bevanda preparata sia personalizzata così come ordinato. L’azienda prende sul serio accuse come queste e sta indagando a fondo sulla situazione.

Scher ha poi concluso dicendo che sa benissimo che gli errori possono accadere e che vuole solamente un adeguato risarcimento per coprire i costi medici derivanti da questo errore.

[Crediti | KWWL]