Tendenze cibo: cosa mangeremo spesso nel 2019 secondo il New York Times

Tendenze cibo: cosa mangeremo spesso nel 2019 secondo il New York Times, tra cibi fermentati, tè al formaggio e nuove diete

Tendenze cibo: cosa mangeremo spesso nel 2019 secondo il New York Times

Spolverate la palla di cristallo: è di nuovo quel periodo dell’anno. Chiunque abbia un ruolo nel rutilante mondo del food, anche il più insignificante, sta piazzando le sue scommesse su quali tendenze regneranno sovrane nel 2019.

Per darvi conto solo delle più attendibili, in questo diluvio di previsioni, abbiamo puntato sul New York Times, che oltre a essere il quotidiano più attendibile del mondo, probabilmente, vive un momento di grandi risultati, sia editoriali che economici.

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Il giornale americano punta forte sulle cosiddette bevande CBD, bevande infuse con il cannabidiolo (CBD, appunto), componente non psicoattivo della marijuana utilizzato spesso a scopo terapeutico.

Le playlist personalizzate di Spotify, cioè scelte e condivise dai ristoranti di grido, diventeranno sempre più frequenti.

Il cibo vegano –o come lo chiamano ora gli uffici stampa per usare un’espressione meno divisiva, “a base vegetale” – diventerà ancora più mainstream, insieme a parenti stretti come il cibo vegano che sembra carne, primo tra tutti il burger coltivato in laboratorio compreso l’heme (ingrediente che dà alla carne finta l’aspetto “al sangue”).

Il tormentone è la seconda vita dei cibi fermentati, che dopo la fermentazione diventano più salutari.

Spinta da Instagram, dove imperversa sui profili dei food influencer, dilaga la moda del glitter food, la spolverata di brillantini usata per colorare il frosting di un biscotto o di una torta. Amazon vende già la polvere glitter per il cibo.

Come parziale consolazione tutti concordano su una cosa: il trend del toast all’avocado è entrato nella fase calante.

Tendenze 2019 del New York Times

– Kombucha, Kimchi e i sapori pungenti e funky di tutti i cibi fermentati;

– Robot che preparano insalate: in due minuti sono capaci di assemblare un’insalata con i vostri vegetali preferiti;

– Peganism: combinazione di due diete, Paleo, basata sui cibi che si immaginano mangiati dagli umani nel Paleolitico, come proteine animali, frutta, verdura e noci, e Vegan;

– Ricette al cartoccio, che per gli americani è spesso un cartoccio d’alluminio;

– Cibi a base vegetale;

– Funghi: ora che hanno acquisito quel che i reparti marketing del cibo chiamano “alone salutare” dovremmo ritrovarli un molte situazioni insolite: tè, dolci e cocktail;

– Insalata Celtus, la nuova Kale, pare. È una lattuga cinese dalla radice vistosamente lunga e croccante;

– Carne coltivata in laboratorio;

– Alghe: in particolare Harame, Kombu e Wakame;

– Vini naturali e cocktail e non alcolici;

– Riduzione dello spreco alimentare: Massimo Bottura fa tendenza anche in questo;

– Cucina mediorientale: il mondo importerà piatti tipici di Georgia, Siria, Libano e Turchia;

– Diventeranno ancora più popolari i sapori del Pacifico;

– Playlist di Spotify create e condivise dai ristoranti;

– Tè al gusto formaggio: cremoso e molto sapido, arriva da Taiwan dov’è già un stella;

– Cibi e bevance CBD.

[Crediti | New York Times]