Dalla pagella alla brace: settegiorni di voti

Questa settimana diamo i voti a: Davide Scabin, Fabrizio Bentivoglio, l’isola del Giglio, il barman Michele Maggio, Antonio Banderas, i supermercati Pam, lo chef Yoshi Narisawa.

1. DAVIDE SCABIN, VOTO 9.

Orsù, lo sapete meglio di me, chef Scabin è avanti. Uno dei primi cuochi italiani a dare un’intervista a Playboy, nientemeno, dove  afferma senza giri di parole, che uno “come cucina tromba”. Pertanto lui… E aggiunge che farlo tra fornelli e padelle per uno chef è obbligatorio, mica stare lì a vellicarsi il batacchio. Incontenibile. [Playboy]

2. FABRIZIO BENTIVOGLIO, VOTO 5.

Sei un campione di fighezza il cui destino cinematografico è contrassegnato da ruoli di bel tenebroso (Marrakesch Express, Un eroe borghese), ci vuoi pensare un momento prima di scegliere una parte? Invece no, eccolo lì a fare lo chef bauscione nella fiction di Canale 5 Benvenuti a tavola – Nord contro Sud. Deludente. [Mediaset]

3. ISOLA DEL GIGLIO, VOTO 3.

Il relitto è sempre lì e ci si può far poco. Se i turisti visitano l’isola per scattare la foto ricordo alla Costa Concordia affondata che colpa ne hanno i residenti? Però però. Se qualche furbetto battezza la sua pizza “Le scole” prendendo spunto dagli scogli dove Schettino ha fatto naufragare la nave, allora c’è del dolo. Cinici. [Panorama]

4. MICHELE MAGGIO, VOTO 6.

Sarà stato il tasso alcolico dei cocktail che prepara, del resto di mestiere fa il barman. Sta di fatto che tra un Bloody Mary e un Negroni, gli è nata l’idea di presentarsi agli elettori della lista che sostiene il candidato sindaco di Lecce nei panni di Cetto Laqualunque, l’irresistibile personaggio creato dal comico Antonio Albanese, promettendo –chevvelodicoafare– “più pilu per tutti”. Stravagante. [Repubblica Bari]

5. ANTONIO BANDERAS, VOTO 2.

Anche l’attore prediletto da Almodòvar, e planetario vip del cinematografo, è afflitto dalla sindrome Fabrizio Bentivoglio. Maccome, proprio lui, il prototipo del maschio ideale, si trasforma nell’uomo del mulino (Bianco), emblema della famiglia italiana perfetta, vagamente finta e molto tediosa? E ora, alle fan italiane che continuano a sognare notti torbide e appassionate, chi glielo dice? Insensibile. [Repubblica Parma]

6. PAM, VOTO 8.
Per coprire le redditizie aperture domenicali seguite alla liberalizzazione del Governo Monti, la catena di supermercati assume giovani. Statistiche alla mano –in Italia un ragazzo su tre in Italia è senza lavoro– l’idea è vincente. Nel colloquio di selezione i manager Pam spiegano che una volta finiti gli studi neodiplomati o neolaureati possono crescere professionalmente all’interno dell’azienda, prospettiva che i ragazzi non disdegnano. Positivi. [Corriere.it]

7. YOSHIHIRO NARISAWA, VOTO 6.
Un voto d’incoraggiamento perché il gesto è nobile. In fondo, è il solo chef giapponese che fa il pane, alla moda italiana, nel suo ristorante di Tokyo. E’ come se un cuoco nostrano servisse diverse cotture di riso per accompagnare ogni portata. Detto questo, l’idea di veder crescere e cuocere il pane direttamente sul proprio tavolo ha un che di misterioso. Anzi, diciamolo meglio, di inquietante. [Espresso Food&Wine]