“Grom, storia di un’amicizia”: dove c’è Grom c’è una coda

Profanata la libreria Rizzoli, in Galleria a Milano. Coppette di gelato distribuite tra preziosi volumi fotografici e d’arte, in una calca di presunti lettori e di accertati amanti del gelato. Ancora una volta, dove c’è Grom c’è stata una coda. Ma ricapitoliamo: a Milano è stato presentato “Grom, storia di un’amicizia, qualche gelato e molti fiori” (Bompiani editore), starring gli autori, Federico Grom e Guido Martinetti. Al termine della presentazione, c’era la promessa-miraggio di un gelato per tutti, distribuito nell’austera sala dove sono esposti i volumi più costosi, i coffee table book.

Sarà forse stato per la promessa della coppetta finale, ma anziché le solite sedie vuote, come capita con la maggior parte delle presentazioni letterarie, la grande sala sotterranea della libreria Rizzoli di Milano, al centro della Galleria Vittorio Emanuele, era stracolma. Tutti i posti occupati, molte persone in piedi. Forse annoiati dai romanzi con un fiore o un profumo nel titolo, dai saggi di tema religioso, dai libri sulle esperienze mistico private di personaggi dello spettacolo, dai ricettari delle celebrities, i lettori si sono invece incuriositi di una success story, in controtendenza con i tempi. Niente suicidi, niente cartelle esattoriali, niente dislocazioni produttive in paesi privi di garanzie sindacali. A quasi dieci anni dall’inizio, Federico e Guido hanno costruito un’azienda che fa sognare, improntata al bello, al buono, all’ecologico, all’etico, con 50 gelaterie e 500 dipendenti.

Il libro è un ibrido, come già “Storie della mia gente” di Edoardo Nesi, vincitore del premio Strega: un po’ storia privata in forma di diario, un po’ storia aziendale, un po’ playlist di canzoni/film/letture, un po’ manuale di tecnica imprenditoriale.

Non manca la formula per farsi il miglior gelato possibile in casa.

Leggendolo, potete seguire il filo dell’avventura di due ragazzi squattrinati, con gli inevitabili passi falsi e i traguardi insperati; oppure potete sognare di applicare lo stesso metodo di Grom al vostro progetto personale, emulando i due soci; oppure ancora potete decidere che un simile successo è costato così tanta fatica e impegno che lo lasciate ai due amici torinesi, ma ogni volta che mangerete un loro gelato lo apprezzerete ancor più per tutto il lavoro, il sogno e lo studio che si nascondono nella coppetta.

Al termine della presentazione, mentre il carretto per gelati distribuiva gli agognati gelati alla crema o al cioccolato, alcuni osservatori scrutavano preoccupati la scena, temendo per i libri. Ma nessuno è scivolato, inciampato, caduto. Volumi salvi, autori felici del successo, tante copie vendute e autografate, editore entusiasta (Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale della Bompiani, ha fortemente voluto il libro – un progetto partito un paio di anni fa – perché appassionata dei gelati e dei sorbetti Grom. Ora tutti gli editori la invidiano. Il libro avrebbero voluto pubblicarlo loro).

[Crediti | Link: Grom Libro, immagine: Radio DJ]