AlpiNN a Plan de Corones: il rifugio di montagna secondo Norbert Niederkofler

Siamo stati nel ristorante a 2265 metri sul livello del mare aperto dallo chef tre stelle Michelin Norbert Niederkofler e dall'imprenditore Paolo Ferretti. Si trova dentro il Lumen, museo della fotografia di montagna, ed è un nuovo modo per immergersi nella gastronomia e nel panorama delle Dolomiti.

AlpiNN a Plan de Corones: il rifugio di montagna secondo Norbert Niederkofler

Al nuovo rifugio firmato Norbert Niederkofler, il ristorante AlpiNN a Plan de Corones, sulle Dolomiti, sono finita quasi per caso.

A casa abbiamo un’abitudine: quando cambia la decade, festeggiamo il compleanno in un ristorante tre stelle Michelin. È una tecnica per spostare la percezione dell’evento su qualcosa di più memorabile.

A gennaio di quest’anno era uno di quei momenti: il prescelto sarebbe stato il ristorante St. Hubertus a San Cassiano (BZ).

Nel frattempo sono rimasta incinta e per diversi mesi ho sperimentato –credo per la prima volta in età adulta– che si potevano scandire timori e felicità anche senza andare al ristorante. Quando sono tornata gastronomicamente attiva, nel ristorante non si trovava posto.

Il fato ha voluto che a fine dicembre 2018 inaugurasse AlpiNN, il ristorante-progetto di Norbert Niederkofler.

Cronologia minima per distratti: Norbert Niederkofler ha ricevuto la terza stella Michelin nel 2017 per il suo lavoro di executive chef del ristorante St. Hubertus con questa motivazione: «L’incontro con la sua cucina non è un pasto, ma un’indimenticabile esperienza umana».

Nel 2016, insieme all’imprenditore Paolo Ferretti, ha creato CARE’s –the ethical food days– un programma di sensibilizzazione per chef di tutto il mondo sui temi della cura dell’ambiente, delle comunità locali, del ritmo della natura.

Per sé ha invece concepito l’idea “cook the mountain”: alta cucina che propone solo quello che cresce nelle “sue” montagne, con una particolare attenzione a “far percepire la fatica dei coltivatori e degli allevatori” nei piatti, perché “le persone e i rapporti umani sono l’unico valore aggiunto”.

AlpiNN è la traduzione di tutto questo in una veste ad alto tasso pop, che significa prezzi contenuti ma effetto “Michelin”, alta cucina civettuola (nella carta dei dessert ci sono anche i dolci della Pasticceria Marchesi), ambiente strategicamente instagrammabile.

Plan de Crones, a 2275 m s.l.m., è forse il più bello, sicuramente uno dei più famosi altopiani delle Dolomiti: da lassù si gusta il panorama di tutte le cime più famose della regione e si scia su una trentina di piste. Il ristorante è in una palafitta di vetro e cemento a strapiombo sulle montagne, con pareti trasparenti su tre lati: come spesso accade la sostenibilità ambientale, con la scusa dell’immersione nel paesaggio, crea delle architetture vertiginose.

Meglio però arrivare verso mezzogiorno, dalle 13:30 si affolla di sciatori ciarlieri che fanno troppo bel-mondo, e alterano oltre la brillante tranquillità dell’insieme. Tranquillità miracolosamente mantenuta nonostante AlpiNN non si sottragga alla piaga contemporanea della cucina a vista –voglio fondare un fronte di liberazione dalla cucina a vista, chi ci starebbe?

La cucina

Il menu è alla carta, senza percorsi di degustazione, diviso in rivisitazioni dei classici del St. Hubertus, di Niederkofler e piatti ideati secondo la filosofia di Care’s. E, cosa insolita in un ristorante gastronomico, c’è un menu bimbi.

Non aspettatevi l’esperienza di un ristorante tre stelle: anche nelle rivisitazioni dei piatti famosi prevale la semplicità, gli ingredienti parlano da soli, non servono orpelli.

I piaceri della cucina di Niederkofler però ci sono tutti: ingredienti sudtirolesi, acque di cottura, marinature, incluse le miracolose fermentazioni. Cook the mountain non significa foraging alpino a base di muschi e trifogli centenari, anche se burri, formaggi, patate e maiale uniti a rape, radicchio, e verza fermentati, fanno sembrare i piatti quasi incorporei con un’acidità naturale impossibile da ottenere aggiungendo aceto.

Insolito e complicato ad altre latitudini, l’uso di cumino, anice e cannella, dosati con sapienza erboristica e non sempre dichiarati.

Ecco i piatti che ho provato:

  • C’era una volta una trota – remake NN;
  • Radicchio marinato alla brace, formaggio di capra Eggemoa – piatto Care’s;
  • Carbonara Tirolese: Fusilli al farro Regiokorn Felicetti, uova biologiche, pancetta, ricotta
    dura di malga – remake NN;
  •  Canederlo di Graukäse, insalata di crauti pusteresi e cumino – piatto Care’s;
  •  Arrosto di pancia di maiale con purè di patate e senape all’antica – piatto Care’s;
  •  Crème brûlée al latte fieno dell’Alto Adige.

All’esterno, per governare la sonnolenza postprandiale, ci sono degli enormi divani piuttosto comodi (se si è fortunati anche soleggiati) con tanto di coperte e vista sul mondo posh-chic di cui sopra.

Altrimenti si possono visitare i 4 piani del museo Lumen nello stesso edificio di AlpiNN. Oppure, ancora meglio, il MMM, sesto museo della montagna di Reinhold Messner, non tanto per i cimeli raccolti ma per la struttura di Zaha Hadid, e un’altra, incredibile, terrazza sullo strapiombo.

Prezzi

Antipasti: fino a 17 euro
Primi: fino a 17 euro
Secondi: fino a 25 euro
Dolci: 7 euro
Piatto del giorno per 2: 54 euro

Come arrivare

Per raggiungerlo la via migliore è lasciare San Vigilio in direzione di Passo Furcia e parcheggiare ai piedi dell’ovovia Ruis, con 8 euro si compra il biglietto di andata e ritorno per Plan de Corones.

Indirizzo: Plan de Corones 11, 39031 – Brunico
Orari: LU-DO 9.30 – 16.30
Telefono: 0474 431072