Un uomo rischia di mangiare il tovagliolo, che ha scambiato per un piatto stellato

Nel ristorante tre stelle Michelin dello chef Martin Berasategui, un uomo ha scambiato il tovagliolo per un piatto stellato, e stava per mangiarlo

Un uomo rischia di mangiare il tovagliolo, che ha scambiato per un piatto stellato

“Ridateci i piatti!”. Questa è l’implorazione rivolta dall’attrice inglese Tracy-Ann Oberman quando la cena nel ristorante spagnolo dello chef otto volte stellato Martin Berasategui si è trasformata in altro: una specie di delirio gastronomico.

Nei giorni scorsi l’attrice, che forse qualcuno ricorderà nella soap opera “East Enders”, ha postato alcune immagini su Twitter per testimoniare le velleità pseudo-artistiche dei cuochi stellati, che sconfinano sempre più spesso nel kitsch.

Le vittime sono soprattutto i piatti, rimpiazzati dagli chef con continui rimandi all’arte moderna, più appropriati secondo il loro ego a valorizzare quelle che considerano vere opere gastronomiche.

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Oberman, a cena con il marito nel ristorante tre stelle Michelin di Lasarte-Oria, un tempio culinario nelle vicinanze del cammino per Santiago di Compostela, dove il menu degustazione da 14 portate costa 220 euro, si è vista servire un blocco di pietra legato da una corda robusta, tanto per iniziare, al cui interno svettava qualcosa di bianco e morbido.

Il marito dell’attrice si è avventurato nell’assaggio della misteriosa sostanza per scoprire con raccapriccio che si trattava di… un tovagliolo.

A commento dell’immagine l’attrice ha scritto sarcastica: “Sai che il locale è stellato quando i tovaglioli sono infilati in una specie di portacoltelli dell’epoca di Neanderthal’.

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Ma le sorprese nel ristorante di Martin Berasategui sono continuate.

Alla coppia sono toccate altre creazioni servite su tavole di legno o in tronchi cavi di materiale indefinito, tutte introdotte dal personale di sala con una supponenza che rasentava il fanatismo religioso.

Non a caso Oberman ha scritto di aver gustato “cibo delizioso servito da fanatici su supporti da pura follia” chiedendosi se è questo ciò che succede “quando si hanno una, due o tre stelle Michelin”.

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Per sfogare il rammarico, comprensibile visto il prezzo di una torta di mele (28 euro), l’attrice inglese ha chiamato in causa il noto profilo Twitter: “We Want Plates” (esiste anche su Facebook, seguitelo, regala grandi soddisfazioni), la cui mission è riportare le pietanze nei loro contenitori naturali, i piatti tanto bistrattati.

Anche voi potete potete, usando l’hashtag #wewantplates, confessare ai ristoranti di ogni ordine e grado tutta la nostalgia per le care vecchie fondine Ginori.

Altrimenti sappiatelo: questo è ciò che vi aspetta. Perfino in un ristorante tre stelle Michelin.

[Crediti | Daily Mail]