8 cibi più crudeli del foie gras, fuorilegge tra 6 mesi in California

Il foie gras è un burro incomparabilmente vellutato, incrocio cronometrico di stati apparenti (semi-solido e semi-liquido) dove dolce e grasso interagiscono come in nessun altro cibo al mondo (cit.). Eppure tra 6 mesi, malgrado la stizza di molti chef, la vendita di foie gras sarà illegale in California. Perché?

Perché il foie gras altro non è che il fegato di un’oca o di un’anatra nutrita con una alimentazione ipercalorica il cui obiettivo è l’accumulo di grasso nel fegato. Ora, come si riesce a nutrire un’oca in questo modo? Ingozzandola di mangime tramite un tubo conficcato in gola per un periodo tra i 9 e i 21 giorni. Il procedimento, detto gavage, è doloroso per l’animale ed esiste un forte dibattito sulla liceità di questa pratica, ragione per cui la produzione di foie gras è illegale in numerosi paesi europei.

Epperò, esistono alimenti altrettanto discutibili, ma diversamente dal foie gras — una prelibatezza per pochi — prodotti su scala molto più ampia. Il cui impatto è sicuramente maggiore, non solo sui diritti degli animali, ma anche sulla salute umana e sull’ambiente.

L’Huffington Post ne ha radunati 8, vediamoli in dettaglio.

(1) TONNO ROSSO.

Il tonno rosso è forse il più clamoroso caso di pesca intensiva (overfishing). La quantità di pesce catturato supera di molto la quota consentita con pericolose conseguenze ambientali. In 38 anni la specie atlantica è diminuita dell’84, 2%. La nostra, quella mediterranea, è lo stesso al collasso, tra il 1957 e il 2007 si è ridotta del 74,2 per cento. [Repubblica]

(2) PINNE DI SQUALO.

Tradizione vuole che la zuppa di pinne di squalo sia un cibo di lusso in Cina, dove può costare anche 70 euro. Ma l’usanza di tagliare le pinne allo squalo vivo è particolarmente cruenta. Nella maggior parte dei casi, il pesce, ributtato in mare, muore dissanguato. [Ecoblog]

(3) OLIO DI PALMA.

In quanto italiani siamo recordman europei nel consumo di olio di palma, una delle colture a più alto impatto ambientale. Nel senso che la raccolta intensiva provoca la distruzione delle foreste pluviali minacciando l’habitat degli animali che ci vivono. Dicono di noi: “Con i loro lunghi viaggi in macchina gli italiani, senza saperlo, fanno il pieno di cambiamenti climatici, deforestazione ed estinzione della specie”. [Il punto di vista]

(4) SALMONI D’ALLEVAMENTO.

Un solo allevamento di salmoni genera un tasso di pidocchi di mare 33.000 volte superiore al normale, provocando infezioni mortali in un raggio di 70 km. Per citare solo la principale malattia che colpisce questi ambienti. La situazione è peggiorata con la scoperta che il virus si è ora diffuso tra i salmoni selvaggi. [Slow Fish]

(5) CACAO/CIOCCOLATO.

In Africa occidentale lavorano nelle piantagioni di cacao 15.000 i bambini di età compresa tra i nove e i sedici anni. Costretti, nella maggior parte dei casi dai trafficanti di esseri umani, altre volte per aiutare i genitori. Prometto di pensarci prima di fare la solita scorta di tavolette per Natale. [EVB]

(6) CARNE D’ALLEVAMENTO.

C’è un motivo per cui la carne d’allevamento è finita nella lista nera dell’alimentazione americana. Allevare animali destinati alla macellazione industriale è dannoso per l’ambiente (inquinamento da gas metano), per gli animali (spesso allevati in condizioni impossibili) e per gli uomini (rischio di E.Coli). [Huffington Post]

(7) CIBO-SPAZZATURA DIRETTO AI BAMBINI.

Non c’è niente di male nel consentire ai bambini un occasionale sacchetto di patatine. Ma siccome l’obesità si sta trasformando in una specie di epidemia che colpisce un milione di bambini tra i 6 e gli 11 anni avvicinando l’Italia ai record americani, è francamante ridicolo che snack,  merendine e patatine vangano reclamizzate come cibo per bambini. Ovviamente gli uomini del marketing la pensano diversamente. [Huffington Post]

(8) ALLEVAMENTI INTENSIVI DI POLLO.

Molto si è detto, anche qui, sulle spaventose condizioni di vita cui sono costretti i polli negli allevamenti intesivi, se possibile, peggio ancora dei bovini. Se non avete mai visto Food. Inc, rimediate, il film americano uscito ormaia qualche anno fa si è rivelato profetico.

[Crediti | Link: Dissapore, New York Times, Huffington Post. Immagini: Huffington Post]