La cucina araba oggi è il risultato di una combinazione di cucine molto diverse tra loro che attraversano il mondo arabo, subendo anche l’influenza in parte della cucina indiana, turca, e berbera.
Elemento essenziale della cucina araba è il concetto di ospitalità, i pasti sono affari di famiglia, in cui si distribuisce cibo e calore attorno a un tavolo, si mangia di norma attingendo tutti da un grande piatto, in cui si mescolano di solito riso, agnello o pollo, serviti con verdure stufate.
I pranzi formali e le celebrazioni comprendono di norma grandi quantità di agnello e ogni occasione richiede un vasto consumo di caffè di qualità arabica naturalmente.
La colazione è di norma un pasto veloce e solitamente è composta da pane e formaggi accompagnati da tè e a volte marmellata (murabbaʿ), non è difficile trovare anche la labne con crema, servito con olive, menta disseccata e abbondante olio d’oliva.
A volte per colazione sono consumate focacce come la pita, con olio d’oliva e za’tar.
Tradizionalmente la colazione era un pasto decisamente più sostanzioso di quello che è adesso, comparivano zuppa di lenticchie e dolci molto carichi, questo in vista della giornata di lavoro che si prospettava davanti, ad oggi, con le tradizioni culturali e lavorative che si sono modificate si tende ad un pasto più veloce e leggero.
Il pranzo è considerato ancora oggi il pasto principale della giornata e nella tradizione è consumato dopo la preghiera di mezzogiorno, è il momento che vede tutta la famiglia riunirsi e al quale di solito sono invitati eventuali ospiti, raramente viene servito più di un piatto e di solito consiste in una porzione di carne, una di riso, lenticchie, pane o bagel e una di verdure cotte oltre a quelle fresche servite con insalata.
Le verdure e la carne in genere sono cotti insieme nella salsa, spesso di pomodoro, in molte case poi viene aggiunto il pane, sia che siano disponibili altri farinacei sia che non.
Le bevande invece non vengono sempre servite con il cibo, ma ce n’è un’ampia varietà, tra cui l’Ayran (laban salato), il karkadè, l’infuso di uva, la radice di liquirizia e succhi di frutta.
La cena è per tradizione il pasto più leggero, anche se la modernità e i ritmi di lavoro ne stanno aumentando il peso.
Nel periodo del Ramadan vengono consumati più dolci e frutta fresca, serviti di solito fra i due pasti principali, alcuni dolci, come il Qatayef, sono cucinati solo durante il Ramadan; ma la maggior parte, tra cui kunāfa, la baklava e la basbousa, sono in tavola tutto l’anno.
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La ricetta del tajine di pollo e verdure, pollo speziato con porri, carote e melanzane, un piatto tipicamente arabo perfetto per una cena tra amici.