Galateo, le 18 regole più strane dal mondo

Se amate viaggiare dovete conoscere il galateo degli altri paesi, ecco 18 regole di 14 paesi, dal far rumore con i noodles in Giappone a niente cin cin in Ungheria

Galateo, le 18 regole più strane dal mondo

Il Galateo a tavola non è una scienza esatta, anzi potremmo tranquillamente dire paese che vai abitudine che trovi e se siete dei globetrotters provetti è bene che conosciate le regole del bon ton per evitare di incappare in brutte figure a tavola.

Quante volte siete stati rimproverati soprattutto da piccoli di non masticare a bocca aperta, non parlare con il boccone, non appoggiare i gomiti sulla tavola. Beh sembra proprio che le regole di bon ton a tavola continuino a perseguitarci anche da adulti, specialmente in vacanza in un Paese straniero, ma fate attenzione non tutto quello che la mamma ci ha detto di non fare è valido negli altri paesi, anzi in alcuni la situazione è totalmente ribaltata.

Se da un sondaggio è emerso che per gli italiani il cibo è uno dei termometri di gradimento delle loro vacanze in giro per il mondo, è altrettanto vero che potrebbero raccontare molto in fatto di strane abitudini a tavola, il galateo non è uguale a tutte le latitudini del globo e anche se vi hanno insegnato a non fare rumore durante i pasti o a non usare le mani e mai nella vita finire il tutto con un ruttino sonoro, sappiate che queste regole non sono valide ovunque, anzi. Ecco quindi un giro del mondo in ben 14 paesi per conoscere le usanze più strane che esistono.

Francia: non tagliare la baguette o l’insalata con il coltello

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La Francia ci ha abituati a regole bizzarre e tradizioni in vari campi, ma tra queste ce n’è una davvero originale! Se state mangiando un’insalata in uno dei tipici tavolini dei bistrot francesi, non azzardatevi a tagliare le foglie con il coltello. Il perché è presto detto: nel passato, quando i coltelli erano fatti d’argento, si ossidavano a contatto con l’aceto diventando neri e anche se oggi il materiale usato non è più l’argento, la tradizione è rimasta intatta.

Stesso discorso per la baguette, a cui oltre al pregiato argento dei coltelli da non rovinare si aggiungeva anche un simbolismo religioso, il momento in Gesù spezzò il pane con le mani per dividerlo tra i suoi discepoli. Insomma il coltello in Francia solo per carne e formaggi, abbiamo capito.

Ungheria: niente cin cin

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Se siete in Ungheria evitate di far tintinnare i bicchieri per brindare, limitatevi ad alzarli, come poi direbbe anche il nostro galateo, ma per gli ungheresi il motivo non è solo l’etichetta, sembra infatti che i soldati austriaci festeggiarono la sconfitta della rivoluzione ungherese del 1848 con un tintinnar di calici, meglio non ricordarlo.

Corea del sud: gli anziani prima

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La Corea del Sud è nota per la sua forte cultura tradizionalista fatta di totale rispetto per le persone più anziane. Quindi, se vi trovate a tavola con commensali locali, non toccate cibo prima che la persona più anziana al tavolo non abbia cominciato a mangiare, potreste essere considerati estremamente irrispettosi.

India: ringraziare un amico per essere stati invitati a pranzo

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Se siete vi invitano a pranzo o a cena degli amici in India badate bene a non ringraziare, come fareste da noi, per l’invito ricevuto, per questo popolo l’invito, proprio perché fatto in amicizia, implica una dedizione che non necessita di ringraziamenti che al contrario risulterebbero offensivi, sarebbe come dire a quella persona che quello per voi è un rapporto formale e non mosso da sincera e disinteressata amicizia.

Arabia Saudita: potete mangiare con le mani a patto che usiate 3 dita

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Nel mondo arabo praticamente si può mangiare tutto con le dita, e potete anche leccarle alla fine del pasto, cosa che Csaba potrebbe morire di crepa cuore all’istante, l’unica cosa che dovete ricordarvi però è di non usare più di 3 dita per farlo, esattamente come fece il profeta Maometto.

Cile: non si mangia niente con le mani

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In Cile invece le mani sono vietate, potete usare solo le posate per mangiare, non provateci neanche con le patatine, sareste guardati con disprezzo dalla popolazione che non tollera questa pratica.

Medio oriente: mano destra obbligatoria

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In alcune regioni del Medio Oriente, dell’India e in alcuni paesi africani, i mancini hanno decisamente vita dura! Già, perché quando si è a tavola è obbligatorio l’uso della mano destra per mangiare, alla sinistra toccano compiti molto meno “elitari” come curare la propria igiene personale. Se proprio si è impossibilitati ad usare la mano destra a tavola, meglio scusarsi prima, ma non toccate il cibo per nessun motivo.

Cina: apprezzate il pranzo

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Il detto recita “al tempo dei Romani si chiamavano sospiri” eppure sembra siano i cinesi ad averne fatto una regola, infatti il ruttino è sdoganato quando si è in terra cinese. Qui, questa pratica non solo non è considerata irrispettosa e maleducata come in quasi la totalità degli altri paesi, ma anzi è un segno di grande apprezzamento del pasto appena consumato e un modo per “ringraziare” il padrone di casa per l’ottimo cibo.

  • non girate mai un pesce per mangiarlo

Anche se a tavola vige il “rutto libero” per citare Fantozzi non provate a girare un pesce nel piatto per mangiarlo, neanche se dovete deliscarlo, evocherebbe l’affondamento della barca che lo ha pescato, quindi se volete mangiarlo dovete prima consumare tutto un lato, levare la lisca e poi procedere con il lato in basso.

Giappone: i noodles devono far rumore

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Avete presente quando gli occhi di vostra madre vi fulminavano in meno di un nanosecondo mentre facevate rumore gustando il vostro piatto di spaghetti? evidentemente la vostra genitrice non è mai stata in Giappone, infatti “se non fanno rumore, non si gustano veramente” secondo il popolo nipponico, per loro, quando si mangiano i tipici noodles si devono gustare facendo rumore. Aspirarli tra le labbra, inoltre, li raffredda più velocemente e contemporaneamente mostra apprezzamento per il piatto, chi lo avrebbe detto che avevate sempre ragioni voi e non vostra madre.

  • non riempitevi mai il bicchiere da soli

Oltre a far suonare i noodles, una regola non scritta in Giappone è che non dovete mai riempirvi il bicchiere da soli. Sarebbe un’ammissione di alcolismo, ebbene si, dovete per prima cosa riempire il bicchiere di chi vi siede accanto e aspettare che loro ricambino il favore e assicuratevi di non iniziare a bere prima che tutti al vostro tavolo abbiano il bicchiere pieno.

  • non infilzate il cibo con le bacchette

Per i Giapponesi infilzare il cibo è considerato un vero e proprio insulto verso chi lo ha preparato, se poi avete la malaugurata idea di infilzare la bacchetta in verticale nel riso sappiate che questo è considerato un gesto di cattivo presagio perché rievoca un rituale funebre, meglio evitare, voi che dite?

Armenia:finire una bottiglia può costarvene… un’altra!

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Succede in Armenia, dove chi ha la sventura di prendere l’ultimo bicchiere di una bottiglia è obbligato a pagare la successiva, immaginiamo la tensione che si respira all’ultimo bicchiere.

Portogallo: mai chiedere sale e pepe

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Non fatelo mai e poi mai se non volete offendere lo chef quando vi trovate in Portogallo. Chiedere sale e pepe, infatti, è considerato estremamente maleducato perché vuol dire che il pasto servito manca totalmente di gusto, in realtà è considerata cosa poco carina anche qui da noi, però magari non ce la prendiamo così a male.

Cina: lasciare il piatto pulito

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Se infatti in alcuni paesi pulire il piatto non lasciando resti di cibo significa averlo apprezzato tanto da averne mangiato fino all’ultimo boccone, in Cina l’interpretazione è totalmente differente. Vorrebbe dire che lo chef non ha cucinato abbastanza cibo da sfamarvi, se non volete offenderlo dunque, meglio lasciare qualche briciola e dimenticarvi la tanto amata scarpetta nostrana.

Thailandia: mangiare l’ultimo boccone di un pasto comunitario

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Anche se tentati, evitate di prendere l’ultimo boccone del piatto, in Thailandia, sareste considerati solo degli ingordi, per questo popolo, la tavola è il momento in cui va esaltato il principio di comunità, non a caso evitano di ordinare piatti diversi, ma ne scelgono uno per tutti da condividere in serenità.

Italia: cappuccino? Sì ma solo a colazione

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Una delle abitudini che gli stranieri mostrano quando visitano l’Italia, e che ci fa letteralmente inorridire, è bere il cappuccino a pranzo o a cena come bevanda principale per accompagnare pasta o pizza. Ci rivolgiamo a voi allora, turisti inglesi e tedeschi, la prossima volta che venite in Italia evitate questa strana abitudine, che poi ma come fate a bere latte caldo mentre mangiate una pizza? ovviamente senza ananas.

  • Per favore niente buon appetito

Qualche coraggioso che prova ad augurare buon appetito ancora c’è, probabilmente non deve aver mai visto lo sguardo gelido e inorridito di Csaba della Zorza quando solo si accenna l’augurio, il perché vada evitato è presto detto, per i nobili mangiare era una momento di socialità e non certo di necessità, era ai servi che si augurava buon appetito a cui era concesso di mangiare gli avanzi.