Gastrotime, and the livin’ is easy

Autopunirsi gratuitamente, ecco cos’è far finta che sia già lunedì. E dopo due settimane con la faccia affondata nell’anguria non mi sembra un’idea brillante. Sappiate comunque che lo stress da rientro può essere attutito. Pensando per esempio all’aiuto che il design potrebbe darci quando l’estate non sarà che un ricordo.

Il piatto con il bordo laterale rialzato serve a raccogliere le minestre più insidiose.

Qualsivoglia produttore di cravatte del pianeta vi dirà che il piatto col beccuccio rappresenta un fondamentale passo avanti per l’umanità.

La barriera che mette fine all’inseguimento dei pisellini primavera così da sistemare una volta per tutte lo sfuggente legume è un colpo di genio.

“Muovitiii che si raffreddaaa”. Cosa grideranno madri, mogli (uh, mariti?) dopo l’invenzione del piatto semprecaldo?

Il pericolo pubblico numero uno, quel gocciolone di caffè libero di saltare dal piattino alla tua cravatta. Un momento, ora con il piattino-labirinto la libertà è vigilata.

Possibile che la confezione di pasta porzionata non fosse mai venuta in mente a nessuno?

Smancerie gastrofanatiche. I 5 servizi per la colazione tête-à-tête amorevolmente conservati nella vetrinetta sono niente in confronto alla teiera a due beccucci. Confessatelo, romanticoni.

Dalla lettera agli apostoli del Mulino Bianco: provateci ma il biscotto non entrerà mai intero nella tazza della colazione. A meno che…

Anche questa meraviglia è solo un prototipo, come gli altri oggetti di questo post, ma volendo lottare per un mondo migliore, ecco, dovremmo iniziare dal tostapane trasparente.

Piatti salvabrodo, barriere acchiappapiselli… quale di questi progetti vi provoca lacrime di commozione? O nemmeno questi rappresentano l’oggetto dei vostri sogni (e allora, qual è?).

[via NoquedanBlogs]