Dissapore, niente di sacro tranne il cibo

Ognuno che sia qualcuno nel pianeta cibo legge Dissapore (o dovrebbe). Dalla sua cucina escono ogni giorno le notizie più calde su chef, personaggi, ristoranti, tendenze. E i lettori ci mettono il sale. Fonte d’ispirazione per riviste e radio nazionali che lo citano spesso, Dissapore è il perfetto antidoto all’ipocrisia del giornalismo gastronomico. Tutto nel segno di una contagiosa e impertinente ironia.

Lettori dei blog di Dissapore Media

61% hanno tra i 31 e i 40 anni
47% guadagnano oltre 50.000 euro/anno
59% mangiano fuori almeno due volte a settimana.
77% usano Dissapore per trovare ristoranti e prodotti.
(Fonte: sondaggio interno di Dissapore Media del gennaio 2010)

Loghi

Dicono di noi.

28 gennaio 10. Il quotidiano britannico Guardian riprende il post che Dissapore ha dedicato all’accordo tra il Ministero delle politiche agricole e McDonald’s per promuovere il panino McItaly.

27 novembre 09. Secondo le rilevazioni della società di ricerche Nielsen, Dissapore è tra “i punti di riferimento dei foodie del web“, gli appassionati di cucina che si incontrano on line.

25 maggio 09. “Massimo Bernardi’s well-respected Dissapore”. Si esprime così il quotidiano americano Los Angeles Time citando il primo blog di Dissapore Media a proposito dell’amore per la pizza di Ferran Adrià, lo chef più famoso del mondo.

20 marzo 09. “Per quelli come me che sono fan di Massimo Bernardi segnalo che è online Dissapore”. Wow, Massimo Mantellini, uno dei blogger italiani più autorevoli, sceglie di segnalare così l’arrivo di Dissapore.

16 marzo 09. Dal sito del Corriere il giornalista Francesco Arrigoni informa “blog e orbi” del ritorno con dissapore di Massimo Bernardi, “giornalista e blogger, dalla lingua glabra e dalla penna pungente”.