Andrea Crisanti contro la riapertura dei ristoranti: “arriveremo a 500 morti al dì”

Un esperto microbiologo come Andrea Crisanti ha espresso i propri dubbi sulla riapertura dei ristoranti, sostenendo che rischiamo di arrivare a 500 morti al dì.

Andrea Crisanti contro la riapertura dei ristoranti: “arriveremo a 500 morti al dì”

Una considerazione da parte di un esperto in microbiologia e virologia come Andrea Crisanti: con le vaccinazioni al 18% e le riaperture dei ristoranti, è molto probabile che entro un mese i rischi contro il Covid aumentino nel nostro Paese. E per rischi si intende che potremmo arrivare a 500 morti, al giorno.

Il professor Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova, ha rilasciato il suo parere in merito alla riapertura dei ristoranti durante la trasmissione di “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio 1. Sostanzialmente, il professore non è d’accordo con la posizione scelta dal Governo e ha affermato che: “da lunedì non andrò al ristorante, perché sono convinto che sia sbagliato, non voglio dare il cattivo esempio. Io penso che ai ristoratori bisognerebbe dare esattamente quello che hanno dichiarato nelle tasse, lira per lira”.

Dopo aver confrontato la situazione tra Regno Unito e Italia, il professor Crisanti ha sottolineato che nel nostro Paese non ci sono le stesse condizioni ideali per le riaperture: nel Regno Unito, per esempio, si stima un 70% di popolazione vaccinata, mentre da noi non si arriva neanche al 20%.

Pertanto allentare adesso, rappresenterebbe un rischio che, sempre secondo il professor Crisanti, si tradurrebbe in morti: “Con le riaperture c’è la possibilità che il numero dei morti aumenti, arrivando anche a 5-600 al giorno. Inoltre, la maggior parte delle persone, è giusto ricordarlo, non muore in terapia intensiva, ma prima è vigile e perde la vita in condizioni di asfissia: una morte orribile, bisogna cominciare a dire anche queste cose”.

Per questo, il professore ha voluto ipotizzare una scelta più di “chiusura” rispetto alla decisione assunta dal Governo Draghi: “Se noi continuassimo a stare nella situazione attuale, in un mese il numero dei casi diminuirebbe a poche migliaia e avremmo una drastica riduzione dei morti, che passerebbero a essere poche decine al dì“.