Arriva il primo whisky al mondo affinato in Antartide

Un prodotto nato al freddo e al gelo e inserito in una collezione limitata di whisky da ogni angolo del mondo.

Arriva il primo whisky al mondo affinato in Antartide

Quando si dice unire l’utile al dilettevole. Nella più che remota e gelida isola antartica di Seymour (o Marambio) – sede di una base di ricerca argentina – per tre anni scienziate e scienziati hanno svolto il loro lavoro con la silente ma costante compagnia di un paio di botti di whisky spedite a -35 °C per completare con originalità il processo di affinamento. Le menti dietro il progetto sono quelle della distilleria argentina La Alazana e quella di Daniel Monk, fondatore di Cask World, azienda nota per la sua intraprendenza nel creare collaborazioni alcoliche internazionali pionieristiche. Il single malt, battezzato Isla Marambio, è stato trasferito nella Penisola Antartica dopo un iniziale periodo di maturazione in Patagonia. E per trasferirlo è stato necessario un aiuto non da poco.

Il primo whisky dell’Antartide

Lila-La-Alazana-Antartica-La-Alazana-Distilleria-whiskyLila Serenelli, co-fondatrice della distilleria La Alazana, con le botti di whisky presso la Base Marambio in Antartide

Quando si pensa all’Antartide, si immaginano distese infinite di ghiaccio e qualche sparuta base scientifica che fa capolino nel bianco altrimenti ininterrotto. Ma c’è chi invece oltre al gelo ha visto delle potenzialità alcoliche in questi luoghi lontani e ha pensato di far affinare, per la prima volta nella storia, un whisky che ha ora fatto ritorno a casa dopo tre anni fra i -35 e i 10 gradi Celsius massimo.

Il single malt Isla Marambio, portato sull’isola di Seymour nel novembre 2022 all’interno di due botti ex-Bourbon, è tornato questo mese in Argentina per essere imbottigliato. Il viaggio per raggiungere e tornare dagli incontaminati territori antartici è stato supportato da nientepopodimeno che il Ministero della Difesa argentino, data la complessità dello spostamento.

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Durante la loro permanenza presso la Base Marambio, le botti hanno sviluppato uno strato di copertura ghiacciato; il freddo intenso e le estreme fluttuazioni delle temperature sarebbero state fondamentali per dare luogo a un processo di affinamento unico nel suo genere, che ha permesso “l’estrazione e l’ossidazione, pur mantenendo l’etanolo all’interno e riducendo l’evaporazione”, spiega la distillatrice di La Alazana Lila Serenelli.

La co-fondatrice della distilleria si pronuncia già sulle proprietà organolettiche del prodotto: “Sappiamo già che è diverso. Mentre lo decantavo c’era una nota floreale molto speciale che normalmente non è così accentuata nel nostro whisky”. Le bottiglie saranno messe in vendita nel 2026, e faranno parte della collezione internazionale “8 Continent Series”.