Baltimora: tetraplegico mangia da solo grazie a due robot

A Baltimora un uomo tetraplegico ha partecipato a un programma sperimentale: ora è riuscito a mangiare da solo grazie a due robot controllati dalla sua mente.

Baltimora: tetraplegico mangia da solo grazie a due robot

Impugnare forchetta e coltello, imboccarsi: non sono gesti semplici e per un tetraplegico che non può essere autosufficiente, riuscire a mangiare da solo è la rivoluzione. A Baltimora una sperimentazione clinica ha permesso a “Buz” di mangiare il suo dolce preferito, grazie a due robot controllati soltanto dalla sua mente.

È da più di 30 anni, da quando ha avuto un incidente mentre faceva surf a 16 anni, che Robert “Buz” Chmielewski non può utilizzare le mani e le dita, se non per movimenti limitati. Ma quasi due anni fa, Buz è stato sottoposto a un intervento chirurgico al cervello di 10 ore presso il Johns Hopkins Hospital di Baltimora, decidendo di partecipare a una sperimentazione originariamente guidata dalla Defense Advanced Research Projects Agency – DARPA.

Sfruttando arti avanzati sviluppati dal Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) , a Buz sono stati impiantati sei gruppi di elettrodi in entrambi i lati del cervello e in pochi mesi è stato in grado di controllare simultaneamente due arti robotici attraverso i neurotrasmettitori. Gli scienziati coinvolti nel progetto si sono proposti di progettare un sistema a circuito chiuso che combinasse intelligenza artificiale, robotica e un’interfaccia cervello-macchina. Il loro obiettivo era riuscire, dopo i mesi di allenamento, a far mangiare a Buz un dolce: un braccio robotico avrebbe dovuto tenere il piatto, mentre l’altro braccio avrebbe dovuto tagliare il dolce con un coltello. Infine, il braccio avrebbe dovuto imboccare Buz e così è stato.

Dopo questo strabiliante successo, gli scienziati hanno già in progetto di espandere il numero e i tipi di attività della vita quotidiana che Buz potrebbe fare con gli arti robotici. Vorrebbero, inoltre, aggiungere anche un feedback sensoriale aggiuntivo, in modo da permettere a Buz di fare diverse azioni senza dover fare affidamento sulla vista per sapere se si sta muovendo correttamente.

Una piccola forchettata per una persona senza il pieno utilizzo degli arti, un grande passo in avanti per l’umanità.

[ Fonte: Dailymail ]