Dopo la plastic tax del governo italiano, arriva la tassa sulle tazze di caffè dell’Irlanda che, dal 2021, potrebbe essere applicata alle coffee cup. Così, mentre a Roma si cerca di mediare tra le esigenze ambientali e quelle economiche di aziende e consumatori; a Dublino la proposta di legge sui bicchieri usa e getta sta facendo discutere. L’obiettivo è quello di ridurre i 200 milioni di contenitori in plastica o altro materiale incentivando gli irlandesi a usare tazze lavabili e riutilizzabili, anche da portare con sé.
Il progetto del ministro per l’Ambiente irlandese è stato sottoposto alle parti sociali per una consultazione pubblica, mentre sarà un’indagine di mercato a stabilire l’importo della tassa qualora dovesse entrare in vigore. Al momento si ipotizza un pagamento di 10 centesimi di euro per ogni “cup” usa e getta, oppure 15 centesimi e, nei casi peggiori, si arriverà a pagare 25 centesimi. Un aumento notevole, se si pensa che si tratta di caffè americano ossia una bevanda comune e dal costo per unità esiguo.
“Non vogliamo mettere le mani nelle tasche dei cittadini – ha dichiarato il ministro alla stampa irlandese – ogni centesimo raccolto sarà reinvestito in misure ecologiche quali bonifiche, azioni antidumping ambientali e promozioni di comportamenti per il cittadino più virtuosi nella produzione e smaltimento dei rifiuti. Ci vorrà un po’ di tempo, ma poi i consumatori capiranno che avendo con se la propria ‘keep cup’, potranno acquistare del caffè a minor prezzo e contribuire alla sostenibilità ambientale”.
Preoccupate le caffetterie, poiché paventano un calo nei consumi e perché il provvedimento legislativo non fa differenza tra i contenitori in plastica o usa-e-getta e quelli in materiale compostabile, soggetti anche essi all’imposta.
Fonte: Foodweb