Chef Rubio denunciato da Fratelli d’Italia per “Razzisti umbri”

Scontro tra Chef Rubio e Fratelli d’Italia questa volta. L’imprenditore enogastronomico in un tweet li ha definiti “Razzisti umbri”.

Chef Rubio denunciato da Fratelli d’Italia per “Razzisti umbri”

Chef Rubio ne spara un’altra delle sue. Questa volta l’attacco va alla sezione umbra di Fratelli d’Italia all’indomani delle elezioni regionali. Il partito ha denunciato lo showman, per diffamazione, il quale in un post su Twitter aveva scritto: “Razzisti umbri sta per quei razzisti tra gli umbri, sennò avrei detto umbri razzisti. Peracottari se il soggetto è Conte è ovvio che mi riferisco ai suoi avversari politici e non agli abitanti umbri…”.

La denuncia è stata presentata dai consiglieri del Comune di Perugia appartenenti al gruppo Fratelli d’Italia. L’atto, depositato alla Procura della Repubblica dall’avvocato Nicola Di Mario, è stato firmato, dunque, da: Michele Nannarone, Paolo Befani, Fotinì Giustozzi, Federico Lupattelli e Riccardo Mencaglia, e riguarda gli epiteti “gravemente diffamatori” – “Razzisti umbri” – da parte dello Chef dopo le elezioni regionali vinte dal centrodestra.

I consiglieri di Fratelli d’Italia attribuiscono a quell’espressione un “inequivocabile valore offensivo”. Stando a quanto riportato nella denuncia “non vi è alcun dubbio che le parole utilizzate dal querelato, lungi dal potersi considerare legittimo esercizio del diritto di critica, costituiscono oggetto di attacco gratuito nei confronti dell’onore, della dignità e della reputazione degli esponenti che, in ragione della loro appartenenza politica risultano, dunque, apostrofati, anche nella tardiva rettifica, dal signor Gabriele Rubini come “razzisti umbri”. L’autore della pubblicazione – viene detto in querela – evoca prassi politiche caratterizzate da discriminazione e persecuzioni di gruppi sociali e di popoli fondate su presunte superiorità biologiche (questa è l’accezione del termine razzista) che gli istanti hanno sempre avversato sia come cittadini  che, a maggior ragione, nella loro veste di rappresentanti politici eletti dalla comunità locale”.

Fonte: Perugia Today