Coca Cola lancia l’abbonamento ai distributori automatici, presto in Giappone

La Coca Cola vorrebbe lanciare un abbonamento mensile per i distributori automatici sparsi in tutto il Giappone: una scelta saggia o disperata?

Coca Cola lancia l’abbonamento ai distributori automatici, presto in Giappone

Se siete mai stati in Giappone, ricorderete senz’altro perché questa scelta da parte della Coca Cola sia saggia e ben ponderata: un abbonamento ai distributori automatici potrebbe essere forse la strategia più efficace per un Paese come quello giapponese “particolarmente attratto” dalle vending machine.

I distributori automatici in Giappone sono praticamente ovunque: in un onsen sperduto tra le montagne del Kansai oppure nella stazione più remota dell’Hokkaido, li troverete sempre. Ecco perché la Coca Cola avrebbe pensato di lanciare proprio qui un servizio in abbonamento chiamato “Coke On Pass“. Sarebbe un abbonamento come quelli previsti nel mondo dei videogiochi o in alcuni store, una sorta di carta prepagata che permettere ai clienti di prendere una lattina al giorno al prezzo di 2700 yen al mese (20,75 euro al cambio attuale).

Coca Cola starebbe pensando di rendere ancora più invitante il suo abbonamento, sfruttando una scontistica per i suoi possessori. Infatti la celebre azienda di bevande ha già pensato a un’iniziativa promozionale, con cui offrirebbe l’abbonamento mensile al costo di 1350 yen (10,37 euro al cambio attuale), facendo quindi risparmiare praticamente il 50%.

Come mai la Coca Cola ha pensato soltanto adesso a questa strategia geniale? Prima di tutto, è stata la crisi ad aver spinto il brand a cercare un modo per risollevare il mercato dei distributori automatici, particolarmente colpito dalla pandemia. Poi perché non cercare una soluzione a un problema, trasformandola in opportunità? I distributori che potrebbero usufruire dell’abbonamento sarebbero oltre 340.000 e il mercato giapponese marchiato “Coca Cola” in realtà offre un’ampia selezione di prodotti, tra cui troviamo, ad esempio, caffè nero e tè non zuccherato.

[ Fonte: Engadget ]