Covid-19: a Trento stop alle bevande in bar e ristoranti dopo le 22

A causa del Covid-19 e con la paura degli assembramenti, a Trento il Sindaco ha firmato un nuovo decreto per proibire la vendita di bevande dopo le 22 a bar e ristoranti.

Covid-19: a Trento stop alle bevande in bar e ristoranti dopo le 22

Niente alcolici o analcolici a Trento: la paura di altri assembramenti e contagi del Covid-19, ha motivato il Sindaco della città a proibire dopo le 22 la vendita delle bevande nei bar e ristoranti.

L’ordinanza firmata dal Sindaco è attiva da oggi fino al 31 gennaio prossimo, nella zona attorno a via Santa Maria Maddalena. Il limite della vendita delle bevande nei locali scatta tra le 22 e le 6 del mattino. In questo lasso di tempo, bar e ristoranti non potranno né vendere né somministrare bevande alcoliche e superalcoliche al di fuori dello spazio del locale o dei plateatici.

Queste misure riguardano precisamente l’area compresa tra via San Pietro, via Clesio, via dei Ventuno, via Dietro le Mura, piazza Venezia, via Galilei e Largo Carducci e lo stesso Sindaco, Franco Ianeselli, ha commentato così la decisione: “La zona di Santa Maria Maddalena è da tempo sotto osservazione per l’affollamento di ragazzi che si ripete ogni weekend, con le conseguenti e comprensibili lamentele dei residenti. Con l’emergenza Coronavirus, il problema però non è più solo quello del disturbo, ma della salute pubblica. Per questo ho firmato quest’ordinanza pilota, che potrebbe in futuro essere estesa anche ad altre zone della città. Facciamo appello alla responsabilità dei giovani: in questo caso più che mai il rispetto delle regole è di fondamentale importanza“.

Le sanzioni previste per i trasgressori dell’ordinanza sono pesanti: la sanzione amministrativa infatti varia tra i 400 e i 1000 euro a cui si aggiunge, per i locali, la chiusura fino a 30 giorni.
L’ordinanza del sindaco invita inoltre i titolari delle attività economiche a pubblicizzare sia i divieti in vigore da stasera sia l’app Immuni. L’atto tiene conto delle nuove disposizioni nazionali stabilite dal decreto legge emanato nella giornata di ieri e anticipa le ulteriori prescrizioni che saranno dettagliate nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri atteso per il 15 ottobre.

[ Fonte: ANSA ]