È un ristorante italiano la prima azienda sanzionata dalle nuove leggi sull’immigrazione australiane

Individuato il primo datore di lavoro colpevole secondo le nuove leggi australiane sui lavoratori migranti entrate in vigore un anno fa.

È un ristorante italiano la prima azienda sanzionata dalle nuove leggi sull’immigrazione australiane

Dal 1° luglio 2024, l’Australia ha emanato nuove leggi che mirano a proteggere i lavoratori migranti sul territorio. Una serie di misure è stata messa in atto per evitare che la forza lavoro straniera venga sfruttata e non abbia accesso alla stessa tutela e agli stessi diritti dei cittadini australiani. Come funziona in pratica?

Implementando sui luoghi di lavoro maggiori controlli a sorpresa da parte dell’autorità addetta ai confini, l’Australian Border Force (ABF). In caso di violazioni, l’azienda può essere sanzionata fino a 118.000 dollari, andare incontro a un procedimento civile, o non poter più assumere dipendenti stranieri per un certo lasso di tempo. La prima società a essere toccata dalle nuove leggi è simbolo di una delle comunità straniere più prospere nello Stato insulare: un ristorante italiano.

Cosa succederà al ristorante incriminato

Eatalian-Restaurant-Australia

Il primo incriminato secondo le nuove leggi per la protezione dei lavoratori stranieri in Australia è un ristorante italiano di Perth, Eatalian Ristorante. Già l’anno scorso il locale era stato sanzionato a causa di informazioni ingannevoli relative alle richieste per la sponsorizzazione del visto della sua forza lavoro straniera.

La multa per inadempienza non aveva evidentemente intimorito il ristorante, che a seguito dei controlli da parte dell’ABS è stato individuato come la prima società a violare le nuove leggi australiane. La pena scelta per Eatalian è l’impossibilità di assumere nuova forza lavoro straniera fino a settembre 2030.

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Nella strategia governativa contro le aziende colpevoli, ampio spazio assume una vera e propria reprimenda pubblica, con nomi e cognomi dei posti di lavoro coinvolti.

“I lavoratori migranti svolgono un ruolo chiave nell’economia; non c’è spazio in Australia per datori di lavoro che li sfruttano, e ora possono anche essere additati in pubblico”, chiarisce Julian Hill, assistant minister per gli affari multiculturali. “Questo potrà essere il primo, ma non sarà sicuramente l’ultimo datore che viene additato pubblicamente e sanzionato”, aggiunge John Taylor, comandante dell’ABF.