Federvini: il Covid colpisce la filiera di vino e spiriti, a rischio 40 miliardi

Secondo la Federvini, il Covid sta distruggendo una filiera da 40 miliardi, ovvero la filiera di vino e spiriti, già diminuiti di un terzo in anno.

Federvini: il Covid colpisce la filiera di vino e spiriti, a rischio 40 miliardi

La Federvini l’ha definita “una tempesta perfetta“: così è stato chiamato il danno che il Covid ha inferto duramente anche alla filiera di vino e spiriti, già in perdita di circa un terzo nel fatturato complessivo. Ora si rischia di perdere quasi 40 miliardi.

Le incertezze internazionali, come la Brexit e i dazi, oltre alla pandemia da Covid, stanno danneggiando la filiera vinicola e quella degli spiriti, due delle eccellenze del Belpaese. Secondo quanto detto dalla Federazione Italiana delle industrie del vino e di altri liquori, la Federvini, “questa situazione non può passare inosservata soprattutto agli occhi delle istituzioni: alle difficoltà del settore vino si aggiunge lo scenario più complesso del settore spiriti che, ormai da un anno, sta subendo un dazio ad valorem del 25% sul proprio export in Usa, primo mercato di destinazione“.

I brand più rappresentativi del settore è da almeno un anno che si stanno lamentando per le perdite: secondo quanto hanno dichiarato, è da ottobre 2019 che il valore della filiera, infatti, è precipitato di circa un terzo.

Eppure il mondo dei vini e degli spiriti annovera complessivamente oltre 340.000 aziende, con più di 1 milione di addetti, ossia circa il 5% della forza lavoro totale in Italia. Ma, soprattutto, un comparto che tra fatturato complessivo e indotto vale circa 40 miliardi di euro, cioè il 2% del Pil nazionale, una cifra che rischia di andare in fumo se la manovra economica prevista dal Governo non riuscisse a risanare le perdite.

La situazione a livello di economia di territorio è in progressiva contrazione“, testimonia Maurizio Cibrario, presidente onorario di Martini & Rossi. “Lo scenario attuale sta compromettendo gli impulsi economici diretti ed indiretti, e non si intravedono spiragli di luce nel breve periodo. Il valore complessivo generato anche dai settori collegati al nostro comparto sta subendo una perdita netta che, al momento, possiamo stimare intorno al – 30% ma che rischia di essere rivista in termini peggiorativi. Auspichiamo interventi rapidi ed efficaci da parte del nostro Governo“.

[ Fonte: ANSA ]