Gianfranco Vissani: “se il Governo non si sbriga, scoppia la rivoluzione”

Lo chef Gianfranco Vissani ha commentato le recenti proteste dei ristoratori a Roma, sostenendo che "se il Governo non si sbriga, qua scoppia la rivoluzione".

Gianfranco Vissani: “se il Governo non si sbriga, scoppia la rivoluzione”

Lo Chef Giancranco Vissani (ancora una volta) ha detto la sua in merito alla situazione attuale dei ristoratori: secondo lui, sono discutibili molte scelte fatte dal Governo, non soltanto quello precedente ma anche quello attuale, inoltre ha caldeggiato che “se non ci si dà una mossa, qui scoppia la rivoluzione”.

Commentando le recenti proteste dei ristoratori a Roma, chef Vissani ha ammesso di non essere stupito di quanto sia successo ieri: “la protesta dei ristoratori a Roma? Qui se non si danno una mossa tra poco scoppia la rivoluzione. Il governo ha sottovalutato la disperazione del settore“.

Dopo aver detto la sua in merito alle zone arancioni e al cibo che Vissani darebbe ai cinghiali, così lo chef ha commentato quanto accaduto oggi davanti a Montecitorio, durante la manifestazione di ambulanti e ristoratori: la protesta è sfociata in un acceso scontro con le forze dell’ordine e secondo Vissani: “Qui si sta scherzando con il fuoco, con le vite della gente. La disperazione ormai è più pericolosa del Covid. In Usa hanno stanziato 5000 miliardi e in Europa ancora stiamo capendo come avere i vaccini. A me hanno detto che lo farò tra due mesi. Devono stampare gli euro! Ci siamo rotti! Pensavo che Draghi fosse meglio e invece è peggio degli altri. Pure l’epidemia di spagnola è stata gestita meglio.”

Non si lavora a Natale, non si lavora a Pasqua e ci danno due spicci per stare chiusi ormai da un anno. Ma la gente come fa? Ci sono le aziende, i dipendenti, le utenze, gli affitti, i leasing. Quando mai ci faranno riaprire saremo pieni di debiti!” ha aggiunto lo chef. “Ma la cosa che indigna di più e che mentre ci tengono chiusi, i vaccini vanno a rilento e i ristori pure. E allora quanto pensavano che la gente potesse resistere prima di darsi a gesti disperati? L’Italia è basata sulla piccola impresa, imprese familiari che moriranno tutte se continuano così. E pensate che la gente rimarrà buona buona in casa mentre muore di fame?”, chiede concludendo Vissani.

[ Fonte: Adnkronos ]