Giorgio Locatelli e le restrizioni imposte ai ristoratori: “In Italia il sistema non ha funzionato”

Lo chef Giorgio Locatelli, giudice di Master Chef Italia, ha commentato le restrizioni imposte ai ristoratori italiani, confrontandoli con quelli di Londra.

Giorgio Locatelli e le restrizioni imposte ai ristoratori: “In Italia il sistema non ha funzionato”

La decima edizione di Master Chef Italia è alle porte e nel corso della presentazione, lo chef Giorgio Locatelli ha confrontato le restrizioni imposte ai ristoratori in Italia rispetto ai ristoratori di Londra, città dove ha il suo ristorante “Locanda Locatelli”.

«La situazione è tragica», ha commentato chef Locatelli durante la presentazione dello show in diretta streaming. «Qui a Londra, da domani sera siamo di nuovo nella zona rossa dopo 2 settimane di lavoro. La ristorazione ha bisogno di una mano, ma le risposte non potranno venire dai politici, devono venire dal nostro lavoro. A Londra mi sono trovato bene nel risarcimento degli stipendi del personale, che voi chiamate “cassa integrazione”, ma in Italia so di storie difficili. in Italia il sistema non ha funzionato. In questo momento la ristorazione ha bisogno di una mano. È un business che funziona sul fatto che tu guadagni tutti i giorni e togliendo l’incasso giornaliero, la società in pochi mesi può veramente fallire».

Così lo chef Giorgio Locatelli, da Londra, ha espresso il suo commento sulla situazione attuale del mondo della ristorazione, uno dei più colpiti dalla pandemia, aggiungendo che: «anche qua a Londra si parla di un ristorante su quattro che chiuderà nel 2021. Sarà un taglio incredibile. Bisogna cercare di essere positivi, qui il sistema è più semplice ed ha funzionato molto bene, abbiamo potuto garantire la sopravvivenza del nostro personale. I ristoranti sono fatti di luci, di tavoli e di cucine, ma quello che fa un ristorante è il personale. E noi ci sentiamo responsabili per loro e le loro famiglie».

Anche Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri, gli altri due giudici di Master Chef Italia, hanno commentato la situazione attuale della ristorazione: «è un momento di riflessione, ma fare casino ora non porta a nulla – ha detto Cannavacciuolo – ci ritroviamo delle persone che ci governano che non hanno possibilità di accontentarci, non ci sono soldi e saranno debiti per i nostri figli, ma io cercherò di non far mancare nulla ai ragazzi che lavorano con me». Più critico Barbieri: «La politica detta le regole della ristorazione e quindi è necessario mettersi intorno ad un tavolo per decidere insieme ai ristoratori quale sarà il futuro, visto che è una parte del Pil importante, ma non dobbiamo fare casino e pensare a come ripartire. In tv devono parlare meno persone altrimenti non si capisce niente. In Italia gli aiuti non hanno funzionato bene come a Londra, bisogna ripartire, ci diano la possibilità di lavorare».

[ Fonte: Il Messaggero ]