Il racconto di chef Nardoni sul crollo del ristorante Essenza

Gli ospiti del ristorante e il patron condividono la loro esperienza diretta durante la tragedia dello scorso lunedì.

Il racconto di chef Nardoni sul crollo del ristorante Essenza

A brevissima distanza dal tragico incidente terracinese del ristorante Essenza, con ancora fresche in mente le immagini di quanto successo, si continuano a raccogliere le testimonianze di chi il crollo del tetto lo ha vissuto in prima persona. A esprimersi sono alcuni clienti che erano seduti a cena lunedì, e soprattutto chef Nardoni, che quella sera ha perso la sua fidata sommelier di lunga data, nonché cugina. “Scavavo a mani nude, chiamavo Mara ma non rispondeva”, racconta il cuoco laziale ancora incredulo.

I possibili motivi del crollo

essenza terracina ristorante

Cominciano a incastrarsi a poco a poco alcuni pezzi del puzzle, sebbene le indagini siano ancora nel pieno. Gli scricchiolii, i rifacimenti del 2020, i lavori di manutenzione dello scorso gennaio, ma anche il forte vento che quella sera ha colpito il litorale.

La quarta stagione di The Bear mette la vita davanti alla cucina La quarta stagione di The Bear mette la vita davanti alla cucina

Sono elementi sparsi e incerti, che guideranno i periti nell’individuazione dell’effettiva causa del crollo del solaio del ristorante Essenza, in provincia di Latina. Un cedimento strutturale che potrebbe essere stato dovuto ai recenti interventi sul locale, resisi necessari forse per problemi di impermeabilizzazione. Chef Nardoni, a tal proposito, precisa di essere solo un affittuario, lasciando ai proprietari delle mura il compito di rispondere dello stato della struttura.

Il racconto di chef Nardoni

A risalire all’origine del danno saranno le autorità competenti, mentre il pensiero fisso di Simone Nardoni rimane comprensibilmente ancorato sulla perdita di Mara Severin, sommelier del locale e cugina dello chef.

“Stavo in ginocchio a scavare con le mani, volevano portarmi via perché non era sicuro, ma Mara non rispondeva e non mi sarei mai messo in salvo senza di lei“, racconta ai colleghi de La Repubblica, “Mara era una persona straordinaria e non solo per me”.

Mara che, sempre secondo le parole dello chef, prima di pensare a sé stessa si è premurata di mettere in salvo i clienti seduti all’interno (mentre molti, per fortuna, si trovano nel dehors).

Il disastro, a detta delle testimonianze, non è arrivato del tutto all’improvviso. C’è chi parla di “scricchiolii” uditi poco prima, mentre lo stesso Nardoni ricorda di essere stato chiamato dalla moglie – che lavora nel locale – perché aveva sentito degli “strani rumori”.

Poi, il boato e il crollo e la tragedia che già conosciamo. Ora il PM valuta l’ipotesi di omicidio colposo e lesioni gravissime e si prepara a interrogare anche il patron del locale.