In Sudan la fame costringe a ricorrere al mangime per animali

La realtà di un Paese dove la fame e le malattie si fanno sempre più sentire.

In Sudan la fame costringe a ricorrere al mangime per animali

Quella in corso in Sudan da diversi anni è una guerra di cui si parla poco, ancor meno di altre su cui i riflettori non sono comunque mai abbastanza accesi. Mentre ci chiediamo come si possa ancora parlare di cibo con leggerezza quando intere popolazioni muoiono (intenzionalmente uccise) di fame, nella città di el-Fasher, capitale della regione del Nord Darfur, per sopravvivere tocca nutrirsi con mangime per animali – e anche quello si sta rapidamente esaurendo. Mossi da una fame che tocca ogni individuo indistintamente, gli abitanti di questa area chiedono aiuti internazionali, che faticano ad arrivare.

Le poce risorse rimaste in Nord Darfur

aiuti umanitari

Il paradosso degli aiuti umanitari tocca anche il Nord Darfur, regione del Sudan dove il conflitto civile lascia pesantemente il segno sulla popolazione. Paradosso, dicevamo, perché anche laddove enti e ONG vorrebbero offrire il loro aiuto, spesso si trova una porta chiusa.

Alcuni grandi chef stanno smettendo di cucinare sui social per contrastare la fame in Sudan Alcuni grandi chef stanno smettendo di cucinare sui social per contrastare la fame in Sudan

È un macabro déjà-vu, parallelo alle difficoltà affrontate in passato dalla World Central Kitchen a Gaza, impossibilitata a preparare pasti a causa del divieto di ingresso di provviste. E mentre alla tragedia della fame si sommano le atroci condizioni igienico-sanitarie che favoriscono il proliferarsi del colera (malattia che ha già ucciso 191 persone nella regione), i sudanesi chiedono a gran voce l’invio di aiuti umanitari.

Non importa che vengano lanciati dal cielo o che arrivino via terra – dicono alcuni sfollati intervistati da Al Jazeera – purché arrivino. Nel frattempo di qualcosa bisognerà pur nutrirsi, e si sfrutta il poco rimasto: un po’ di amido dato ai bambini, scarsi e singoli pasti giornalieri preparati da cucine di beneficienza, e persino mangime. È in particolare al cosiddetto ambaz che si ricorre: un alimento per animali fatto di gusci di arachide. Ma anche di quello rimane sempre meno.