Si è concluso ieri ad Addis Abeba il secondo UN Food Systems Summit Stocktake (per gli amici, UNFSS+4). Niente di nuovo, bensì il vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari. Per la prima volta dalla sua fondazione nel 2021, l’incontro si è svolto in un Paese africano, l’Etiopia, che – sottolinea la premier Giorgia Meloni – condivide con l’Italia “un rapporto speciale e una cooperazione pragmatica”. Al centro del vertice c’è la sicurezza alimentare, questione discussa proprio lì dove il tema si fa più pressante.
I dati del vertice sulla sicurezza alimentare
Il tema del cibo nelle Nazioni Unite è spesso associato, geograficamente, all’Italia. Semplice questione di dislocamento delle sedi, visto che le principali “case” dell’ONU che si occupano di aspetti alimentari si trovano a Roma; a partire dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), passando per l’IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), e arrivando al WFP (Programma Alimentare Mondiale).
Tant’è che proprio nella nostra capitale si sono svolti i precedenti incontri dei Sistemi Alimentari dell’ONU, vertice che mira ad accelerare le trasformazioni in questo ambito anche in vista dell’Agenda 2030. L’UNFSS+4 è stato l’incontro di “bilancio” organizzato in Etiopia a quattro anni di distanza dalla fondazione del vertice nel 2021. A tenere le redini del summit sono state Italia ed Etiopia insieme, accompagnate dalla presenza di Amina Mohammed, vicesegretaria generale delle Nazioni Unite.
A emergere sono i numeri della fame nel mondo, che riguarda il 10% della popolazione globale; percentuale che, sottolinea Meloni, si concentra in gran parte in Africa, dove una persona su cinque non ha accesso a cibo quantitativamente e qualitativamente sufficiente per sopravvivere ed essere in salute.
Fra gli strumenti discussi per far fronte al problema si parla di partnership tra pubblico e privato per attrarre investimenti e condividere conoscenze tecniche nel settore agroalimentare. Ma il rapporto ufficiale pubblicato dall’organizzazione in concomitanza con il vertice sembra, almeno in parte, ottimista.
Rispetto al precedente vertice di bilancio, svoltosi a Roma nel 2023, emergono dati incoraggianti circa i progressi messi in atto da vari Paesi per porre il diritto all’alimentazione al centro delle loro strategie. “Sebbene non siano stati osservati cambiamenti radicali in merito ai progressi della trasformazione dei sistemi alimentari globali, le tendenze emergenti dai rapporti a livello nazionale, regionale e mondiale indicano un movimento costante verso sistemi alimentari più sostenibili, equi e resilienti“, riassume il report.