Joe Bastianich vuole portare il suo Foodish all’estero, secondo lui sarà un successo

Il segreto dietro il potenziale successo di Foodish oltre confine? La flessibilità. Bastianich spiega in che senso.

Joe Bastianich vuole portare il suo Foodish all’estero, secondo lui sarà un successo

Bastianich è pronto a mettere Foodish in valigia per portarlo oltre confine. Il programma, che vede sfidarsi quattro ristoranti per trovare il miglior piatto di ogni singola zona, è ripartito a metà settembre per la sua seconda edizione, e ora è intenzionato a sbarcare anche fuori dall’Italia. Banijay, casa di produzione del programma culinario, avrebbe lanciato il format su scala internazionale a metà ottobre, in occasione della fiera Mipcom sull’intrattenimento che si svolge ogni anno nella città di Cannes. La chiave che secondo Bastianich può garantire il successo del programma anche fuori dallo Stivale è la flessibilità.

Perché Foodish sarebbe un successo anche fuori dall’Italia

Foodish-Joe-Bastianich-a-Torino

Forchetta alla mano, lo scorso settembre il nostro imprenditore gastronomico italoamericano di fiducia è ripartito a caccia dei piatti più “foodish” in giro per l’Italia. Il programma targato Banijay è giunto alla sua seconda edizione, che ha già sfornato 29 puntate alla ricerca della miglior pasta allo scoglio, della miglior focaccia ripiena, ma anche del miglior bao, del miglior pancake, e così via. Forti dell’esperienza accumulata, conduttore e produttori si dicono pronti a far sbarcare il format anche fuori dal Bel Paese.

Money, il nuovo spettacolo di Joe Bastianich: siamo così ossessionati dai suoi soldi? Money, il nuovo spettacolo di Joe Bastianich: siamo così ossessionati dai suoi soldi?

Il motivo che li spinge a credere che sarà un successo anche oltre confine lo spiega Bastianich alla rivista Variety: “È la sua flessibilità. Mi immagino di farlo a Bangkok in tuk tuk, o a New York in un taxi giallo. Senza l’elemento dello studio, si può davvero realizzare ovunque adattandolo a qualsiasi contesto culturale o esigenza di intrattenimento”, spiega l’imprenditore dal look da cowboy. “È molto, molto flessibile. I costi di produzione sono relativamente bassi rispetto a uno show in studio. […] È un potenziale MasterChef light“. Le aspettative per l’estero, insomma, sono decisamente alte.

Fonte: Variety
Hai notato errori?