Made in Italy: stanziati più di 200 milioni di fondi per le imprese agricole

Sono stati stanziati ulteriori fondi per sostenere cibi e bevande Made in Italy: più di 200 milioni saranno previsti per imprese agricole e filiere produttive.

Made in Italy: stanziati più di 200 milioni di fondi per le imprese agricole

In arrivo nuovi fondi per sostenere settori strategici del Made in Italy, dal vino alla birra, dalla frutta in guscio fino agli allevamenti: il provvedimento prevede oltre 200 milioni di fondi per sostenere le imprese agricole e le filiere produttive.

Con la Manovra di Bilancio sono stati stanziati ulteriori fondi per il settore agricolo, al fine di superare la grave crisi favorita anche dalla chiusura dei bar, ristoranti e agriturismi. Così verranno previsti 170 milioni per le filiere produttive, 40 milioni per aiuti alimentari agli indigenti nonché 70 milioni a favore di imprese agricole danneggiate da avversità atmosferiche e fitosanitarie.

Sono stati fortemente sostenuti inoltre dalla Coldiretti i 10 milioni nel 2021 per lo stoccaggio dei vini di qualità Doc, Docg e Igt, che sono stati quelli più duramente colpiti dalle difficoltà della ristorazione, ma anche i 10 milioni di fondi per il sostegno alla filiera dei suini, con contributi a fondo perduto e la proroga per il 2021 delle percentuali di compensazione Iva per la cessione di animali vivi della specie suina e bovina con l’impegno ad aumentarle nel prossimo ristori.

Tra gli altri fondi sono stati istituiti anche uno per la tutela delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta in guscio con una dotazione di 10 milioni.

Misure importanti che si aggiungono ai 150 milioni di euro previsti per il fondo delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura ma che – commenta la Coldiretti – necessitano di ulteriori rafforzamenti di fronte alle chiusure di ristoranti e bar”. Sono stati inoltre confermati l’esonero contributivo biennale per le nuove imprese agricole di giovani under40 e l’esenzione Irpef per redditi dominicali e agrari, mentre è stata ridotta l’Iva al 10% per piatti pronti e pasti cotti.

Rinviata, invece, a gennaio 2022 la sugar tax.

[Fonte: ANSA ]