Mantova: bar multato perché aperto, ma stava offrendo acqua per una pastiglia

Un bar di Mantova ha ricevuto quattrocento euro di multa perché è rimasto aperto dopo le 18, ma la barista stava offrendo soltanto un bicchiere d'acqua per far mandare giù una pastiglia a un cliente.

Mantova: bar multato perché aperto, ma stava offrendo acqua per una pastiglia

Quattrocento euro di multa per aver offerto un bicchiere d’acqua che mandasse giù una pastiglia: è quanto è successo a un bar di Mantova, che ha riaperto giusto il momento per fare una buona azione e ricevere così il verbale come “ricompensa”.

L’ex consigliere comunale Domenico Ferreri si è fatto portavoce di quanto avvenuto venerdì sera, spiegando l’accaduto: «Alle 17.30 ci eravamo trovati in sei o sette al bar per brindare a un compleanno. Alle 18 la barista ha chiuso e spento le luci. Mentre provvedeva a riordinare, noi siamo rimasti in piedi davanti all’esercizio per scambiare ancora due chiacchiere, senza più acquistare nulla. Alle 18.35 siamo rientrati in due, per chiedere un po’ d’acqua perché uno di noi doveva assumere una pastiglia; e proprio allora sono arrivati i vigili».

Così un bar di via Fosse è stato multato dalla polizia locale, con un verbale da 400 euro. Il provvedimento è stato notificato per il mancato rispetto dell’orario di chiusura, così come previsto dalle nuove restrizioni firmate anche dall’ultimo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Ma i cittadini coinvolti accusano però i vigili e l’amministrazione comunale di eccessiva fiscalità.

«Centinaia di euro di multa, con la possibile sospensione della licenza per qualche giorno», ha commentato Ferreri. «In un momento difficile come questo, non mi pare proprio il caso di andare a penalizzare ulteriormente imprenditori e categorie che già stanno tirando a campare e rischiano magari di chiudere i battenti. Così si incattivisce la gente. Non sarebbe stato meglio esercitare un po’ di tolleranza, ed aprire un confronto “educativo” con noi cittadini?».

Secondo il sindaco Nicola Cavatorta, però, non si poteva procedere altrimenti: «È stata una persona che lavora in ambito sanitario a segnalare la situazione ai vigili, facendo presente che gli sforzi compiuti dalle istituzioni per il contenimento dei contagi rischiano di essere vanificati da determinati comportamenti. C’erano gli estremi per multare, e non era possibile fare diversamente. Spiace per il gestore, che c’è finito in mezzo; ma non mi sento di biasimare la polizia locale, che ha ricevuto altre segnalazioni e svolto altri controlli, senza mai forzare la mano quando tutto era a norma».

Nonostante la replica da parte del sindaco, gli avventori non sono d’accordo e sentendosi responsabili, hanno deciso che si accolleranno loro la sanzione. «Ma – ha dichiarato Ferreri – tramite un legale presenteremo una osservazione a Comune, Regione e Prefettura».

[ Fonte: Gazzetta di Mantova ]