McDonald’s, KFC, Burger King: la guerra in Ucraina spaventa le grandi catene

La guerra in Ucraina spaventa parecchio i giganti del fast-food quali McDonald's, KFC e Burger King che contano migliaia di punti vendita in Russia ora a rischio chiusura.

McDonald’s, KFC, Burger King: la guerra in Ucraina spaventa le grandi catene

Il conflitto in Ucraina sta spaventando parecchio le grandi catene americane. McDonald’s, KFC, Burger King annunciano di prepararsi a chiusure e ad un calo importante delle vendite mentre la guerra infuria ad Est.

A margine del report sul bilancio annuale pubblicato in questi giorni, i giganti del fast-food hanno sottolineato come l’instabilità in Ucraina potrebbe causare la chiusura dei loro ristoranti e far calare le vendite a livelli preoccupanti.

Inoltre, le pensati sanzioni in arrivo da parte dell’Europa e degli Stati Uniti, potrebbero rendere molto difficile il business futuro di queste catene in Russia, oltre a renderle dei target molto appetibili per Putin.

KFC-Russia

Basta guardare alla storia recente per trovare dei pregressi. Nel 2014, in seguito alle sanzioni americane dopo l’annessione russa della Crimea, dal Cremlino non ci hanno pensato due volte prima di chiudere una serie di McDonald’s per presunte irregolarità igienico-sanitarie.

Nell’ultimo decennio McDonald’s, KFC, Burger King hanno fatto affari d’oro in Russia dove sono presenti con migliaia di punti vendita. Burger King ne ha 550, McDonald’s ne conta almeno 750 a cui si aggiungono circa un migliaio di insegne Yum! 

Quest’ultimo, proprietario dei marchi KFC, Pizza Hut e Taco Bell, ha espresso la propria preoccupazione in merito al conflitto in Ucraina sottolineando che la Russia è attualmente uno dei suoi mercati di punta e che le sanzioni avranno conseguenze pesantissime per l’azienda.