Milano, il ristorante sfida il Dpcm: apre a cena facendo i tamponi all’ingresso

Un ristorante messicano a Milano ha deciso di sfidare le restrizioni del Dpcm: aprirà a cena a San Valentino, facendo a tutti i tamponi all'ingresso.

Milano, il ristorante sfida il Dpcm: apre a cena facendo i tamponi all’ingresso

Una sfida o semplicemente una buona idea? A Milano un ristorante ha deciso di affrontare le regole del Dpcm: aprirà a cena facendo i tamponi all’ingresso.

“Aperti coi tamponi all’ingresso”. La sfida ai dpcm del ristorante milanese

Domenica dalle 18 alle 22 nel ristorante messicano ‘Parrilla’potranno entrare solo coloro che avranno un certificato di tampone negativo eseguito il giorno precedente alla prenotazione o altrimenti lo faremo a nostro carico nel gazebo fuori dal ristorante“: questa è la proposta segnalata sulla pagina Facebook del locale per la cena di San Valentino.

Si tratta della prima volta in Italia che un ristorante propone un’iniziativa simile, dichiarando apertamente la violazione delle restrizioni attuali. Ma la proprietaria del locale, un’imprenditrice che ha aderito alla campagna ‘Io apro’, non soltanto è convinta di andare fino in fondo, è anche supportata dai promotori del ‘Comitato a difesa delle partite Iva’, in cui confluiscono migliaia di imprenditori milanesi : “con l’iniziativa di domenica ci mettiamo in una prospettiva nuova“, ha precisato Paolo Polli, uno dei promotori del Comitato. “offriremo una soluzione concreta al tema della sicurezza. Sarà l’occasione per fare una richiesta ufficiale al governo e alla Regione di darci gratuitamente i tamponi. In questo modo ne guadagneremmo tutti. Lo Stato risparmierebbe i ristori e noi potremmo lavorare e mantenere anche i nostri dipendenti e tutta la filiera. Inoltre avremmo più tamponi alla popolazione e quindi un miglior controllo dei contagiati”.

Posted by La Parrilla Mexicana Milano on Friday, February 12, 2021

Polli, che guida la ‘rivolta’ di oltre settemila imprenditori che stanno inviando lettere di ‘messa in mora’ al Governo per i danni da lockdown, auspica “una città in cui ci siano gazebo coi tamponi ogni 500 metri dove, chi vuole entrare in un locale, possa farsi un test rapido prima di entrarci”. Lui e la titolare del ristorante messicano sono consapevoli che domenica violeranno le normative anti-Covid, ma: “Sappiamo di rischiare multe e controlli, siamo pronti a tutto. Ci impegneremo a mantenere all’interno dei locali le distanze e a indossare le mascherine quando ci si alza. Anche chi ci verrà a controllare lo faremo entrare solo se si sottopone al tampone“.

[ Fonte: AGI ]