Il Regno Unito procede a passo spedito verso l’incentivazione di un’alimentazione sana. Dopo l’introduzione della sugar tax – che ha portato i suoi frutti – e il divieto di trasmettere pubblicità sul junk food o gli energy drink entro un certo orario, la nuova mossa del Paese oltremanica sarà di richiedere ai supermercati di condividere i loro dati di vendita per assicurarsi che sia dato il giusto risalto al cibo salutare. Le aziende della GDO saranno libere di scegliere l’approccio da adottare, purché raggiungano determinati obiettivi – pena il pagamento di sanzioni appositamente pensate.
Come funziona il programma
I supermercati del Regno Unito dovranno “rendere la scelta salutare la scelta facile”. Questo lo scopo del 10-Year Health Plan, il programma di durata decennale messo a punto dal governo in ambito sanitario. Per incentivare il consumo di cibo sano, la GDO dovrà elaborare apposite strategie che diano risalto a quest’ultimo.
Ogni azienda potrà individuare uno o più metodi da sviluppare in tal senso: dalla collocazione dei prodotti su scaffale alle promozioni messe in atto, passando per la selezione degli articoli e la condivisione di ricette salutari, ciò che conta è che i dati riportati dai punti vendita dimostrino che le vendite puntano soprattutto su scelte “healthy”.
Se ciò non dovesse accadere, le aziende potranno andare incontro a multe apposite. Il segretario di stato per la salute del Regno Unito lo ha definito un approccio pioneristico unico al mondo, che mira ad alleggerire il peso sul sistema sanitario del Paese, uno dei più colpiti dall’obesità in Europa.
Secondo le dichiarazioni, riducendo il consumo “di circa 216 calorie al giorno (l’equivalente di una bottiglia di bevanda gasata), si dimezzerebbe il tasso di obesità”.