Nel 2024 una famiglia italiana su tre ha limitato l’acquisto di cibo

È variegato il quadro presentato dall'Istat sui consumi dei nuclei familiari nello Stivale nel 2024, ma alcune tendenze saltano all'occhio.

Nel 2024 una famiglia italiana su tre ha limitato l’acquisto di cibo

Arrivano dagli uffici Istat i dati sulla spesa media mensile degli italiani, ed è d’uopo analizzare un po’ di numeri. Prima di addentrarci fra le cifre, però, tocca esplicitare che per “spesa”, salvo diversamente specificato, non si intende solo quella alimentare, ma anche le uscite relative, ad esempio, a trasporti e alloggio. L’analisi dell’Istituto Nazionale di Statistica fa riferimento ai consumi 2024 ed evidenzia quattro aspetti principali. Il primo, che ci riguarda da vicino, mette in luce come una famiglia su tre tenda a limitare l’acquisto di cibo, in termini di quantità e qualità. Gli altri aspetti, che svisceriamo nelle righe a venire, hanno a che fare con il confronto con gli anni precedenti e con i divari geografici.

I dati sulla spesa degli italiani

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L’Istat ha appena pubblicato il comunicato che analizza le spese delle famiglie italiane nell’anno 2024. Sono diversi gli elementi messi in luce, a partire dal fatto che il 31,1% dei nuclei dello Stivale ha dichiarato di aver provato nel corso dell’anno a limitare la quantità e/o la qualità del cibo acquistato; una percentuale che si conferma quasi identica a quella del 2023.

Anche i valori di spesa complessivi restano sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente, con una spesa media mensile pari a 2.755 euro, a fronte dei 2.738 euro del 2023. Continuano poi a crescere in modo significativo, per il secondo anno di fila, i consumi degli italiani rispetto al periodo pre-Covid.

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Nota dolente è il marcato divario non solo tra Nord e Sud, ma anche tra famiglie italiane e famiglie con membri stranieri. Nel Nord-est dello Stivale, la spesa media è di 834 euro superiore a quella del Sud; in Puglia, per dare un’idea, la spesa delle famiglie è quasi la metà di quella in Trentino-Alto Adige.

Diverso è però il modo di investire lo stipendio, ed è proprio nel Mezzogiorno che le famiglie concentrano maggiormente i loro sforzi economici sui beni alimentari. Notevole infine, come accennavamo, il gap tra la spesa media mensile delle famiglie composte solo da italiani e quella delle famiglie con stranieri, con la prima che è superiore alla seconda di quasi un terzo.