Niko Romito apre un campus di ricerca a Castel di Sangro

Lo chef abruzzese Niko Romito aprirà il suo campus di ricerca e alta formazione a Castel Sangro nel 2021, nella stessa ex fabbrica dove ha mosso i primi passi.

Niko Romito apre un campus di ricerca a Castel di Sangro

In quella fabbrica a Castel di Sangro ha mosso i primi passi Niko Romito: ora in quello stesso stabilimento lo chef intende aprire il suo campus di ricerca.

Lo chef stellato abruzzese Niko Romito ha parlato più volte del suo “grande progetto sul futuro del cibo”: si tratta di un Campus di ricerca e alta formazione che ha l’obiettivo di “condividere conoscenza e sviluppare cultura a vari livelli, soprattutto una nuova cultura del cibo, della sua trasformazione basata sui valori di salubrità, sostenibilità, circolarità, solidarietà e accesso democratico, sempre con lo stesso approccio scientifico e tecnico: un unico protocollo applicativo standardizzabile, accessibile, aperto“.

Il progetto dello chef è finito al centro di alcune polemiche politiche però. Lunedì scorso è saltato il contribuito di un milione di euro da parte del Consiglio regionale d’Abruzzo, a causa della spaccatura nella maggioranza di centrodestra che ha fatto mancare il numero legale.

Ma Romito ha lo stesso annunciato che “nel 2021 partiranno i lavori per realizzare il ‘Campus di Ricerca e Alta formazione Niko Romito’: innovazione, responsabilità sociale e sostenibilità ambientale sono i valori fondanti del progetto, che parte dall’Abruzzo, ma ha portata internazionale, con impatti significativi sul mondo della nutrizione, della ristorazione e dell’industria del cibo“.

Il Campus sorgerà nell’ex fabbrica a Castel di Sangro, nell”Aquila, dove Romito ha intrapreso la sua carriera iniziando come cuoco autodidatta. L’immobile degli anni ’70 è stato acquistato dallo stesso Romito, si trova nell’area industriale sulla Statale 17, si svilupperà su 3.700 metri quadrati suddivisi in laboratori di ricerca, aule didattiche, centro di produzione per materiali didattici virtuali e aree comuni, tra cui spazi multimediali con contenuti e materiali a disposizione degli studenti (on e off-campus), spazi aperti in contatto con la natura e dedicati a sperimentazioni agronomiche, zone dedicate ad apprendimento libero e autoguidato, che si affiancherà agli schemi delle lezioni pianificate.

[ Fonte: ANSA ]