Pasta La Molisana: le scuse da parte dell’azienda

Dopo la polemica sui social, la Pasta La Molisana ha deciso di chiedere pubblicamente scusa per le Abissine rigate: compare un post sul profilo Facebook dell'azienda.

Pasta La Molisana: le scuse da parte dell’azienda

Dopo la polemica scaturita sulle Abissine rigate della Pasta La Molisana, arrivano le scuse da parte dell’azienda.

Abbiamo già parlato del caso di “storytelling” della Pasta La Molisana che ha fatto tanto discutere sui social: per riassumere, sul sito dell’azienda venivano descritte le Abissine rigate citando il formato del nome, che alludeva già alla storia legata all’origine della pasta. “Negli anni Trenta l’Italia celebra la stagione del colonialismo con nuovi formati di pasta: Tripoline, Bengasine, Assabesi e Abissine. La pasta di semola diventa elemento aggregante? Perché no!… Di sicuro sapore littorio, il nome delle Abissine Rigate all’estero si trasforma in ‘shells’, ovvero conchiglie“. Così descriveva il sito aziendale, che ha provveduto immediatamente a cambiare il testo, riconoscendo l’errore probabilmente riconducibile ad una ‘svista’ da parte dell’agenzia di comunicazione.

Ma, probabilmente dopo le critiche subite sui social, ora l’azienda ha tenuto a pubblicare le proprie scuse, sempre avvalendosi degli stessi canali che hanno diffuso rapidamente il loro errore, ovvero Facebook:

Posted by Pasta La Molisana on Tuesday, January 5, 2021

In molti, sotto al post di scuse del Pastificio campobassano, hanno espresso il proprio sostegno all’azienda, lodandoli per il loro gesto di scuse. Tanti altri hanno invece tenuto a specificare che, al contrario, le scuse erano fuori luogo: “Questo “politicamente corretto” inizia un po’ ad avere sapore di regime e sta pian piano azzerando la libertà di pensiero ed espressione“, si può leggere in risposta. “Non dovevate scusarvi, non avete fatto assolutamente nulla di male e non possiamo sempre cedere terreno a quattro zecche comuniste che minacciano di boicottare le migliori aziende del nostro territorio“, scrive ancora un altro utente, che riassume il pensiero di molti: l’aver chiesto scusa pubblicamente è stata “un’occasione persa” a ricordare la (nostra) storia.

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