Peschiera del Garda: il rogo di api nel dehors di un bar diventa un caso mediatico

C'è un limite alle potenzialità dei rimedi della nonna, specie quando sfociano nell'illegalità: cos'è successo a Peschiera e a circa 80.000 api.

Peschiera del Garda: il rogo di api nel dehors di un bar diventa un caso mediatico

I rimedi fai-da-te, la maggior parte delle volte, non sono una grande idea. Non lo sono soprattutto quando di mezzo c’è la sicurezza delle persone e la vita di altri esseri viventi; ma questo non è stato evidentemente il ragionamento messo in atto la scorsa settimana a Peschiera del Garda, dove per allontanare due numerosi sciami d’api poggiatisi sui tavolini di un locale si è pensato bene di bruciare gli insetti vivi. Scatta la denuncia, e la reazione degli apicoltori non tarda ad arrivare.

Pericolosi rimedi casalinghi

Api

L’affollato centro storico di Peschiera del Garda, pullulante di turisti intenti a pranzare all’aperto, ha visto il panico generale lo scorso mercoledì, quando due sciami d’api hanno invaso un tavolo di un locale.

Il fuggi fuggi generale è stato accompagnato da una mossa poco saggia (nonché illegale) da parte di una figura non ben identificata – forse un membro dello staff o il titolare, che nega però qualsiasi coinvolgimento –: imbevere le salviette di carta poggiate sul tavolo con olio d’oliva, per poi accendere il fuoco.

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La conseguenza è stata disastrosa, e lo spiega Massimiliano Isacco Sandri, apicoltore membro dell’associazione veronese di volontari S.o.s Arav: “Quando sono arrivato ho trovato una delle due api regina morta e l’altra mezza bruciata“.

Le api, circa 80.000 esemplari, sono state in parte uccise e in parte disperse, aggravando ulteriormente la situazione. Gerardo Meridio, presidente dell’Associazione Regionale Apicoltori del Veneto, spiega la corretta procedura da seguire: “Bruciare uno sciame è un atto gravissimo. In presenza di api, è fondamentale mantenere la calma, allontanare le persone e contattare immediatamente le forze dell’ordine o la nostra associazione. I nostri apicoltori, esperti e autorizzati, intervengono con metodi sicuri”.

Per fortuna, riprende Isacco Sandri, è stato salvato il salvabile: usando i feromoni dell’ape regina rimasta mezza bruciata, è riuscito a radunare parecchie api che erano volate via. Nel frattempo è scattata la denuncia da parte della polizia locale: uccidere le api, lo ricordiamo, non solo è un fatto gravissimo, ma anche vietato dalla legge.