Ai tempi del Coronavirus, si fa quel che si può. Ogni azienda cerca di fornire il proprio contributo in questa pandemia che non ha precedenti storici. A Chicago, per esempio, una pizzeria “sforna” 1300 visiere protettive al giorno che al momento sono disponibili per il personale medico e per i dipendenti dei negozi essenziali.
Il proprietario di Dimo’s Pizza, Dimitri Syrkin-Nikolau, spiega: “L’idea viene dal fatto che è un bisogno fornire qualcosa…che è…come se fossimo in guerra. Ne fabbrichiamo 1300 al giorno. Il nostro obiettivo è di arrivare a 5mila la settimana prossima”.
“Essere là fuori e non sapere se si ha una maschera o una protezione – spiega Marquisha Byrd, che studia per diventare infermiera e intanto lavora da Dimo’s Pizza – sono cose essenziali di cui uno ha bisogno, poterle fornire e aiutare la gente a tranquillizzarsi, credo sia una grande opportunità di poter far parte della soluzione”.
“Puoi aggiustare la temperatura, e stiamo facendo la stessa cosa che facevamo prima – aggiunge Tara Klyne, altra dipendente – prendiamo le due parti, le mettiamo in forno, controlliamo con l’orologio interno quanto tempo devono cuocere e le tiriamo fuori prima che brucino. È esattamente la stessa cosa di prima. Metti l’acrilico, finisci le altre cose che devi finire, tiri fuori l’acrilico, è solo un prodotto diverso”.
[Fonte: Agenzia di stampa Askanews]