Ristoranti: dopo il Coronavirus “ci andranno solo i ricchi” secondo Joe Bastianich

Per Joe Bastianich, intervistato da TPI, “dopo il Coronavirus, ci andranno solo i ricchi al ristorante”. L’imprenditore confessa anche di aver licenziato 1500 persone.

Ristoranti: dopo il Coronavirus “ci andranno solo i ricchi” secondo Joe Bastianich

Dopo Gordon Ramsey che ha lasciato a casa 500 persone, Joe Bastianich confessa di aver dovuto licenziare 1500 dipendenti per il Coronavirus. Le dichiarazioni sono state rilasciate durante un’intervista al TPI, a cui ha anche detto che in futuro, a suo avviso, al ristorante “ci andranno solo i ricchi”.

L’imprenditore si trova barricato con tutta la famiglia nel suo appartamento a New York, epicentro mondiale dell’emergenza sanitaria. Solo qui sono morte 14mila persone, quasi la metà delle 34mila decedute in tutto il Paese. Bastianich pensa che la pandemia sarà un disastro per l’economia  “di fronte al quale le conseguenze dell’11 settembre sono come chiacchiere al bar”.

L’uomo al momento appare confuso sul dopo Covid-19 e ammette che non ci sono regole chiare sulla riapertura dei ristoranti. E’ uno show – man diverso rispetto a quello che siamo abituati a vedere in tv, molto preoccupato. “Dicono che ci vorranno tra i sei mesi e i due anni. E abbiamo visto già in Asia cosa succede: quantità di sedie dimezzate, quelli che escono sono solo giovani inizialmente. Sarà un mondo molto diverso”, dichiara ai giornalisti.

Fa poi un confronto tra l’Italia e l’Oriente, dove secondo lui sono più abituati ad affrontare questo genere di avvenimenti. Lo stivale sarebbe, invece, un Paese più legato alle tradizioni, meno disposto ai cambiamenti.  “Anche se pensi solo alle piccole cose, la consegna di cibo a domicilio, il take away, l’uso di Amazon, l’italiano giustamente si comporta in una maniera più classica, ci piace andare al fruttivendolo, al macellaio e l’uso di siti di acquisto di cibo è molto meno diffuso rispetto ad altri Paesi. Ma in realtà è anche un pregio non è un difetto”, dice il volto noto degli show-cooking che crede in un cambiamento della comunità. “Possiamo diventare una società più giusta per tutti. Se sarà così, almeno il costo di 100mila morti avrà avuto un senso”.