Roma: dipendenti dell’Ipa si facevano rimborsare anche pizze e supplì

A Roma i dipendenti dell’Istituto di Previdenza e Assistenza dei dipendenti capitolini (Ipa), si facevano rimborsare anche pizze e supplì.

Roma: dipendenti dell’Ipa si facevano rimborsare anche pizze e supplì

A Roma, i dipendenti dell’Istituto di Previdenza e Assistenza capitolini (Ipa) si facevano rimborsare anche pizze e supplì giustificandoli in qualità di “spese di rappresentanza”. L’istituto è commissariato dal 2017 grazie a Virginia Raggi che, in primis, ha nominato un commissario, Fabio Serini e poi un sub-commissario, in sostanza un vice, Vincenzo Piscitelli che è stato in carica dal 30 ottobre 2017 al 25 maggio 2018. In quel periodo, come racconta il Tempo, l’Ipa ha demandato ai soci di studio di Piscitelli 4 diverse consulenze per un totale di 55mila euro.

Ora, come segnalato dal consigliere di Fratelli d’Italia, Francesco Figliomeni, si scopre che Piscitelli si è fatto anche rimborsare cibi vari dalle casse dell’IPA. Il consigliere sottolinea 2 questioni: la prima è che Vincenzo Piscitelli riceve dalla Raggi uno stipendio “onnicomprensivo” ossia non c’è diritto ad altri rimborsi; la seconda è che lo stipendio di Piscitelli è abbastanza alto analizzando le carte, 71.838 euro e 15 centesimi (il 70% per cento dello stipendio del commissario).

Piscitelli ha presentato all’economato dell’IPA un totale di 23 scontrini. Si tratta di pranzi: bresaola e rughetta; supplì, pizze ripiene, formaggi o salumi. Il totale della spesa è economicamente poco significativo, solo 213 euro pari a una media di 9 euro e mezzo a pasto. Ma, vista l’entità dello stipendio di Piscitelli e il fatto che fosse, da Ordinanza del Sindaco, un emolumento onnicomprensivo, ciò consente a Figliomeni e al capogruppo, Andrea De Priamo, di parlare di “mercimonio di consulenze e poltrone a peso d’oro messo in atto dal M5S”.

Tutti gli scontrini sono stati battuti dalla stessa pizzeria che dista 100 metri dalla sede dell’Ipa e come ribadisce la testata romana sono tutti pagamenti relativi a pranzi, i cui scontrini sono stati presentati per la richiesta di rimborso. “Sindaco Raggi revochi immediatamente i vertici dell’Ipa e fornisca i dovuti chiarimenti in merito a queste consulenze che, oltre a dimostrare neanche tanto velatamente dei favoritismi personali, provocano un danno economico per le casse dell’Amministrazione capitolina”, ha dichiarato Fratelli d’Italia.