Savona, 60 persone al bar ma il proprietario era in regola: “ho 65 posti disponibili”

Un bar della provincia di Savona è stato sanzionato per aver ospitato 60 persone, ma il proprietario sostiene che fosse in regola.

Savona, 60 persone al bar ma il proprietario era in regola: “ho 65 posti disponibili”

In provincia di Savona le Forze dell’Ordine hanno sanzionato e disposto la chiusura a un bar per 60 persone. Ma il proprietario intende fare ricorso perché era in regola: nel locale c’erano almeno 65 posti disponibili.

A Cairo Montenotte, in provincia di Savona, i carabinieri si sono recati sabato sera, verso le 17.30, in un bar del centro per dei controlli in seguito ad alcune segnalazioni. Alla Caffetteria Regio di via dei Portici hanno trovato 62 clienti: circa una ventina nel dehor e 40 all’interno del locale.

A detta dei carabinieri, si trattava di assembramento: le distanze di sicurezza non venivano rispettate e mancava il cartello che indicasse la capienza massima del bar, provvedendo così ad assegnare due multe per un totale di 800 euro e chiusura per cinque giorni del locale.

Il proprietario, però, è intenzionato a fare ricorso: “All’ingresso del locale, c’è una persona addetta che controlla che vengano rispettati i numeri. In totale tra dehor e interno del bar, la disponibilità di posti è pari a 65 – spiegano gli avvocati Alberto Bonifacino e Vittorio SavonaAl momento dei controlli, le persone erano regolarmente sedute, nessuno era in piedi”.

È probabile che non tutti fossero a distanza di un metro, ma come spesso capita al bar, un luogo di socialità, le persone si incontrano e scambiano due chiacchiere. È davvero troppo chiedere ad un barista di controllare come uno sceriffo che i propri clienti stiano sempre alla giusta distanza. Per questo presenteremo una memoria difensiva alla Prefettura, il primo step per poi procedere con il ricorso”, hanno concluso gli avvocati. “Contesteremo l’assembramento, ma non la chiusura di 5 giorni, in quanto essendo in zona arancione l’incasso sarebbe comunque ridotto e non ne vale la spesa.”

[ Fonte: IVG ]