Starbucks stampa il suo primo locale in 3D

Il nuovo store texano ha preso forma strato dopo strato e ha già iniziato ad accogliere i clienti, solo in modalità drive-through.

Starbucks stampa il suo primo locale in 3D

Il gigante della caffetteria con la sirena si apre alla stampa 3D. Tranquilli, il vostro latte da adesso non uscirà da una stampante (anche se il cibo creato con questa tecnologia esiste, eccome): è il nuovo store texano della catena a essere stato costruito strato dopo strato. Il video in velocità accelerata su Instagram ci mostra come la sede statunitense unica ha preso vita nella città di Brownsville.

Caffè in 3D

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La tecnologia di stampa 3D è un’innovazione che invade a poco a poco tutti gli ambiti: dal settore automobilistico a quello aerospaziale, passando per il cibo e l’edilizia.

Anche Starbucks ha deciso di saltare a bordo di questo carro all’avanguardia inaugurando in Texas il suo primo store stampato in 3D. La costruzione stratificata sorge sul Boca Chica Boulevard di Brownsville, nell’estremità sudorientale del Texas, al confine con il Messico.

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Progettato al momento unicamente per il drive-through, il locale è il primo della catena di caffè a essere costruito in questo modo. La tecnica edilizia si fa notare al primo sguardo: linee su linee di materiale grigio danno forma al blocco, costruito con macchinari appositi e un team umano.

Nel progetto c’è anche un po’ di Europa, data la collaborazione con l’azienda tedesca PERI 3D Construction. Per quanto la notizia sia ancora abbastanza innovativa, Starbucks non è l’unico nome nel mondo del food ad aver adottato questa tecnologia: l’anno scorso anche la catena statunitense di supermercati Walmart aveva sfruttato la stampa 3D per ampliare un punto vendita ad Athens, nel Tennessee.

Un altro esempio simile? Nel 2016 (già ben nove anni fa) ha aperto a Londra il ristorante Foodink, dove tutto è stampato in 3D: dai tavoli alle posate, fino al cibo stesso. Costruire una struttura sfruttando questa tecnologia permette di risparmiare soldi, tempo, materiali e personale – un’occasione che anche Starbucks ha voluto cogliere al volo.