È vero, l’hanno autorizzata a titolo eccezionale a inizio gennaio (e anche prolungata di due settimane) ma dal 15 febbraio la vendita di Covid test nei supermercati di Francia non è più consentita. C’era da aspettarselo visto che la misura doveva essere temporanea per fare fronte all’impennata di casi Omicron. Tuttavia la scelta fa pensare tenendo conto dei numeri da record registrati dalla grande distribuzione.
Ora in Francia al primo starnuto non si potrà più correre al supermercato per fare incetta di test rapidi che al contrario saranno disponibili, come sempre prima di gennaio 2022, solo ed esclusivamente nelle farmacie. Queste, manco a dirlo, non avevano certo visto di buon occhio la sottrazione di questa grossa fetta di business a favore della GDO accusata di dare fondo a tutte le scorte.
A questo punto quel che preoccupa maggiormente i consumatori sono i prezzi che sulle “grandes surfaces” erano molto più competitivi. Ciononostante, dalle file dei farmacisti francesi, c’è chi rassicura promettendo che i prezzi dei Covid-test, già naturalmente calati rispetto a inizio pandemia, continueranno ad essere convenienti anche al banco del farmacista con una diminuzione che oscilla fra il 20 e il 35%.