L’Agenzia delle Entrate chiarisce: la spesa nei supermercati a scopo solidale si può detrarre dalle tasse. Continua in questi giorni la gara di solidarietà dei cittadini privati: cassettine lasciate agli angoli della strada, canestri calati dai balconi, impegno costante dell’Arma, dei supermercati e associazioni del terzo settore nel portare aventi iniziative come la “spesa solidale”.
Dunque, cittadini e imprese che, in questi giorni e settimane, faranno donazioni alimentari a favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro potranno usufruire di una detrazione del 30% sul totale delle somme donate. La precisazione si può leggere nella circolare n.8 del 3 aprile 2020 che specifica meglio l’applicazione degli incentivi fiscali introdotti dal decreto legge n.18 del 2020. La detrazione massima di cui è possibile usufruire è di 30mila euro. In più, per le imprese, l’agevolazione è deducibile dal reddito d’impresa (e non detraibile) nel caso in cui le donazioni abbiano a oggetto beni e denaro relativi all’attività aziendale. Se, per esempio, un produttore di biscotti dovesse donare 30mila euro di pacchi allo Stato o a una delle associazioni che si occupano di raccolta, potrà dedurre per intero la cifra dal proprio imponibile.
Al fine di poter godere delle detrazioni al momento delle dichiarazioni dei redditi, sarà necessario poter dimostrare di aver effettuato donazioni nei confronti di uno degli enti o delle organizzazioni impegnate nella gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.