Svezia, nuove restrizioni per i ristoranti: massimo in quattro al tavolo

È la prima volta che la Svezia introduce nuove restrizioni più severe, visto l'aumento di contagi da Covid-19: ora nei ristoranti si potrà stare massimo in quattro al tavolo.

Svezia, nuove restrizioni per i ristoranti: massimo in quattro al tavolo

A causa di un aumento vertiginoso dei contagi, la Svezia ha varato nuove restrizioni: ora nei ristoranti si potrà stare massimo in quattro al tavolo.

È la prima volta dall’inizio della pandemia che il Governo svedese rivaluta le sue norme: soltanto nelle ultime 24 ore sono stati registrati quasi 10mila nuovi casi di Coronavirus e cento morti, per questo dopo le critiche del Re, sono state varate nuovi e più severe restrizioni (seppur decisamente meno severe rispetto alla maggior parte dei paesi europei).

A partire da giovedì, proprio per la Vigilia di Natale, la vendita di alcol verrà vietata dopo le 20 e nei locali non vi potranno essere più di quattro persone sedute allo stesso tavolo: al momento erano ammesse otto.

Inoltre tutti gli impiegati pubblici lavoreranno da casa quando possibile fino al 24 gennaio. Fino a questa data gli allievi delle scuole superiori seguiranno le lezioni a distanza, mentre centri sportivi pubblici, piscine e musei rimarranno chiusi. Centri commerciali, palestre e negozi dovranno limitare il numero di clienti e sarà raccomandato l’uso delle mascherine sui mezzi pubblici.

In Svezia nelle ultime 24 ore sono stati registrati quasi 10mila nuovi casi di coronavirus e cento morti: per questo il governo ha deciso di introdurre delle restrizioni A partire da giovedì prossimo, vigilia di Natale, la vendita di alcool sarà vietata dopo le 20 e nei bar e ristoranti non vi potranno essere più di quattro persone sedute allo stesso tavolo, la metà di quanto è ora possibile.

Sfortunatamente, la situazione continua ad essere molto seria, con un’alta diffusione dell’infezione“, ha dichiarato il primo ministro Stefan Lofven, ammettendo che la circolazione del coronavirus è ben lungi dall’essere sotto.

[ Fonte: Quotidiano.net ]